Monza, il colpo al Monte Paschi Banda da Torino, bottino ingente

Professionisti che nella vita svuotano le casseforti quelli che sono entrati in azione questa notte nella filiale della Monte Paschi di piazza Trento e Trieste, a Monza. Tre sono stati arrestati, un quarto è fuggito con almeno 50mila euro.
L’interno della filiale Mps, a terra i segni lasciati dai ladri.
L’interno della filiale Mps, a terra i segni lasciati dai ladri. <?EM-dummyText Crediti?>

Professionisti che nella vita svuotano le casseforti quelli che sono entrati in azione questa notte in pieno centro, a Monza. Forestieri, arrivavano da Torino, i quattro che attorno all’alba si sono introdotti nella filiale della Monte Paschi di piazza Trento e Trieste. Hanno approfittato dell’ingresso buio e un po’ nascosto, sotto i portici. Prima hanno disattivato l’allarme, poi letteralmente sfilato dai cardini una porta blindata. A differenza dei colleghi meno esperti, che fanno saltare per aria tutto, da fuori, con l’esplosivo, loro la cassaforte del bancomat l’hanno svuotata dall’interno della banca, convinti così che nessuno, dall’esterno, potesse accorgersi di nulla, protetti anche dai tendaggi che ricoprono le vetrate della filiale. La cassaforte l’hanno aperta come una scatola di sardine, dentro almeno 50mila euro. Le banconote se le è prese tutte uno di loro, forse estratto a sorte prima del colpo, che si è subito allontanato. Ma nel frattempo qualcuno, forse un passante, aveva già dato l’allarme. Nel cielo ancora buio, da fuori, la fiamma blu dell’ossidrica ha attirato l’attenzione. Trascorsi pochi secondi, comunque, anche gli altri tre sono usciti. Due a piedi, uno in auto, diretti verso via Manzoni, forse un po’ spaesati. Un dettaglio che a quell’ora del mattino li ha traditi: gli agenti della polizia, giunti alla banca, hanno notato una Mercedes parcheggiata nella piazza, deserta, poi quei due a piedi. L’arresto è stato immediato, erano tutti disarmati. Il quarto, con i soldi, è uccel di bosco.