Monza: “Dreaming jeans” per raccontare l’autismo

Installazione di Roberto Spadea da sabato 23 marzo in piazza San Pietro Martire di Monza: collaborazione tra l’amministrazione comunale, l’artista e la onlus Facciavista in occasione della Giornata mondiale dell’autismo del 2 aprile.
Monza Roberto Spadea
Monza Roberto Spadea Fabrizio Radaelli

I dreaming jeans di Roberto Spadea tornano a Monza. Appuntamento alle 11 di sabato 23 marzo per l’inaugurazione dell’installazione che sarà posizionata in piazza San Pietro Martire.

L’occasione è fornita dalla Giornata mondiale dell’autismo, in calendario il 2 aprile, ed è nata grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale – assessorato alle Politiche sociali nell’ambito del progetto Monza Family, l’artista monzese e la onlus Facciavista che, presieduta da Matteo Perego, si propone come progetto di inclusione sociale, con l’obiettivo di individuare e sostenere le abilità artistiche di persone con disturbo dello spettro autistico.

L’installazione, “Autismo in blue jeans”, farà mostra di sé nel cuore del centro storico fino al 2 aprile: previsto un incontro con gli artisti alle 16 di sabato 30 marzo.

Perché i trenta jeans, trattati da Spadea con della resina per rendere i tessuti rigidi e impermeabili, sono stati poi dipinti da altrettanti ragazzi autistici che frequentano scuole e licei di Monza – tra cui la primaria Masih e il liceo artistico Nanni Valentini – e provincia.
Obiettivo dell’installazione quello di sensibilizzare le persone sull’autismo: «La scelta di rendere il jeans protagonista non è casuale – spiegano i promotori dell’iniziativa – l’indumento quotidiano per eccellenza, in perfetta simbiosi con il corpo che lo indossa, viene decontestualizzato per diventare qualcosa di insolito. In un mondo ormai schiavo dell’usa e getta, i jeans smessi che si rialzano autonomi sono pronti a camminare nella città per valorizzarla e a comunicare che l’autismo esiste».