Nove per cento. È il dato con cui Pippo Civati ha chiuso le primarie tra gli iscritti al Partito democratico, preludio del voto dell’8 dicembre per l’elezione alla segreteria nazionale. L’onorevole monzese ha preso il 9,2% delle preferenze dietro a Matteo Renzi (46.7%) e Gianni Cuperlo (38.4%). Gianni Pittella si è fermato 5.7% e non parteciperà alle primarie. Hanno votato poco meno di 300mila iscritti in 7mila circoli in tutta Italia, secondo i numeri del Pd.

«Finalmente si va alle primarie. Con un risultato molto buono in tre quarti del Paese e molto deludente in alcune zone del Sud, soprattutto, dove si è votato moltissimo e le nostre tessere, curate a una a una, si sono rivelate troppo poche per incidere sui risultati degli altri tre – ha commentato Civati sul suo sito – Ora, però, inizia una nuova fase, in campo aperto, tra i nostri elettori, dove sorprenderemo tutti, come vi abbiamo promesso di fare. Moltissimi passeranno dalla delusione alla speranza, vedrete. E sarà un crescendo. E cambieranno le proporzioni e anche la politica».

Ma oltre alla soddisfazione, su internet c’è anche spazio per un sasso nella scarpa. «Ma non era OpenPd? – si chiede Civati – E non facciamo votare chi è all’estero con il voto online? Ma sul serio? Dicono che costa troppo: ma a cosa servono i due euro che chiediamo alle primarie se non a promuovere momenti di partecipazione? Si parla tanto di cervelli in fuga, e poi non li si fa votare. In fuga anche dal Pd?». E poi il link a una petizione per il voto online.

Nel congresso dell’8 dicembre gli elettori del Partito democratico voteranno il segretario nazionale e candidato alla presidenza del consiglio.