Monza, altro intervento urgente di Rfi: sui parapetti del ponte di via Turati

Completo restyling in arrivo per i parapetti del ponte ferroviario di via Turati a Monza e per la protezione metallica di largo Mazzini. “Urgente necessità di intervento”: Rfi avrebbe segnalato all’ufficio viabilità la necessità di mettere in sicurezza le protezioni esistenti sui parapetti del ponte
Monza ponte ferrovia
Monza ponte ferrovia Fabrizio Radaelli

Completo restyling in arrivo per i parapetti del ponte ferroviario di via Turati a Monza e per la protezione metallica di largo Mazzini, nei pressi dell’imbocco della galleria ferroviaria. Lo stabilisce una delibera di giunta pubblicata nei giorni scorsi: 45mila euro il costo dell’intervento, a carico del comune di Monza.

A realizzarlo sarà “la ditta di manutenzione, con le proprie strutture operative” di Rete Ferroviaria Italiana Spa. Le carte parlano di una “urgente necessità di intervento”: Rfi avrebbe segnalato all’ufficio viabilità la necessità di mettere in sicurezza le protezioni esistenti sui parapetti del ponte “onde evitare il cedimento delle strutture di sostegno e la caduta delle protezioni metalliche sulla sottostante linea ferroviaria”. Insomma: meglio darsi da fare, prima che si verifichi qualche incidente. I due enti hanno sottoscritto un protocollo operativo, così che “siano meglio coordinabili – si legge nel documento – le diverse fasi del processo” e che “la definizione stessa delle competenze possa consentire un più efficace e puntuale svolgimento” dell’intervento, “oltre che non comportare ulteriori costi all’amministrazione per l’interruzione della circolazione ferroviaria”: i lavori, infatti, dovranno essere eseguiti interrompendo la circolazione ferroviaria e togliendo la tensione alla linea aerea.

Rfi si impegna a intervenire entro trenta giorni dalla ricezione della somma prevista. Per dei lavori che devono iniziare, altri stanno per concludersi: sono state smantellate nei giorni scorsi le impalcature che negli ultimi quattro mesi hanno circondato parte dell’ex scalo merci di piazza Castello, pronta ora ad accogliere i nuovi uffici della polizia ferroviaria. Gli interventi di riqualificazione dello stabile (450mila euro il costo a carico di Rfi) avevano preso il via alla metà di ottobre. Gli uffici traslocheranno così dalla banchina del primo binario a quella che, a lungo, è stata una delle piazze più calde della città.

Nelle intenzioni, il trasloco dovrebbe portare anche a un aumento di personale – una questione su cui si dibatte dalla primavera 2017, quando l’allora ministro Minniti era venuto in città a sostenere la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del Pd. Ancora mistero su cosa potranno accogliere gli altri 400 metri quadri dell’ex scalo merci: si sa poco più di una generica destinazione commerciale. Ma non quella prevista fino a qualche mese da dalla srl El Tren Peligroso, che in quello stabile stava per realizzare un ristorante-caffetteria: un iter bloccato all’improvviso, proprio per fare spazio alla PolFer, e finito nelle aule del tribunale.