Momento storico per Varedo: approvata una prima ipotesi di rigenerazione dell’area ex Snia. Prati e giardini al posto dei capannoni

Ecco come potrebbe cambiare un quarto del centro storico e un nono dell’intera città. Saranno restaurati molti tra gli edifici industriali più iconici della Snia storica, che torneranno agli antichi splendori.
Uno scorcio di come potrebbe essere la nuova ex SniaFoto Mologni
Uno scorcio di come potrebbe essere la nuova ex SniaFoto Mologni

Una data storica per il futuro di Varedo. Venerdì 6 agosto il consiglio comunale ha approvato la prima ipotesi di un progetto di rigenerazione urbana dell’ex Snia: la più grande area industriale abbandonata in un centro storico della Lombardia. Davanti agli occhi del sindaco, Filippo Vergani, del suo vice e assessore all’Urbanistica, Fabrizio Figini e di tutti i consiglieri comunali sono passate le immagini e i numeri di come cambierà il volto di una porzione di territorio pari a un quarto del centro storico e a un nono dell’intera Varedo.

Una responsabilità enorme. Basato sulle linee guida di Regione Lombardia e Comune di Varedo, il masterplan è stato redatto in collaborazione con Mg Sviluppo Srl: il proprietario della quota di maggioranza delle cinque aree di progetto, in cui è stato suddiviso l’immenso cimitero industriale di quasi 350 mila mq. Ma come apparirà la Snia di domani? «Tra antico e moderno – anticipa Figini – saranno restaurati molti tra gli edifici industriali più iconici della Snia storica, che torneranno agli antichi splendori. Gran parte dei capannoni invece saranno rasi al suolo e al loro posto tornerà la natura. Prati, giardini e un importante parco di 15mila mq occuperanno un’ampia porzione, con un taglio del cemento pari al 40 per cento e un aumento notevole del verde».

Momento storico per Varedo: approvata una prima ipotesi di rigenerazione dell’area ex Snia. Prati e giardini al posto dei capannoni
Come cambierà l’ex Snia

Per la prima volta è possibile anche capire cosa ci sarà dentro la Snia del futuro: ci sarà un polo logistico dedicato ad aziende leggere di 70mila mq; sorgerà poi una contenuta quota di edifici a destinazione commerciali, esclusivamente medie strutture di vendita nella parte di Corso Milano e senza la creazione di Centri Commerciali; ci sarà spazio anche per le abitazioni, con un aumento di popolazione calcolato in circa 800 persone; 7mila metri quadrati saranno dedicati a piccoli negozi di vicinato, con le tradizionali vetrine; sono previste anche spazi per funzioni civiche e sette piazze. Grande importanza alla sicurezza con la creazione possibile della nuova caserma ad uso delle Forze dell’Ordine. Il Parco delle Rimembranze verrà salvaguardato e valorizzato da nuove aree in ampliamento. Verrà conservato e non chiuso anche il tradizionale passaggio a livello, ma sono allo studio diverse soluzioni viabilistiche che dovranno consentire il sottopasso ferroviario.

Una parte della viabilità un tempo interna all’azienda, sarà percorribile da tutti i varedesi, e si raccorderà con quella della città grazie a un nuovo piano del traffico. Il progetto si raccorderà anche con il verde attrezzato delle vasche anti-esondazioni progettate per contenere le piene del torrente Seveso. Grande cura sarà dedicata alle bonifiche dei suoli, elemento imprescindibile per attuare il Masterplan. Il sindaco, Filippo Vergani, commenta con orgoglio: «Oggi è iniziato il futuro di Varedo: al posto dei capannoni in rovina e di un contesto di degrado con abitazioni abusive e criminalità, ci sarà lavoro e benessere, Un’occasione di sviluppo unica e irripetibile per la nostra Varedo».