Macherio, polemica sulle lavagne della scuola Rodari

Polemica a Macherio sulle lavagne della scuola Rodari alla Bareggia interessata da lavori di riualificazione. “Sei classi non le avranno per un mese dall’inizio della scuola”, accusa il capogruppo di opposizione. La risposta del sindaco.
Classe lavagna banchi scuola
Classe lavagna banchi scuola Alberto Ceresoli

«Alla scuola Rodari di Bareggia 6 classi non hanno le lavagne, e sarà così per almeno un mese. Vergogna!». A tuonare contro l’amministrazione comunale di Macherio è il capogruppo di opposizione Federico Ferrario che sottolinea l’approssimazione e i ritardi dei lavori che a suo dire stanno caratterizzando la primaria della frazione.
«Già attraverso la consigliera comunale Barbara Caspani avevamo fatto notare che i lavori alla scuola Rodari potevano essere svolti nel 2017- spiega Ferrario – ma l’amministrazione comunale non era riuscita in tempo a svolgere le pratiche. Hanno iniziato i lavori l’11 giugno scorso e sono andati per le lunghe, tant’è vero che hanno pulito la scuola 2 giorni prima dell’apertura. Il peggio però deve ancora venire: sbagliando un capitolo di bilancio il Comune non ha ordinato per tempo le lavagne. Avendo già distrutto le precedenti – spiega il capogruppo di “Centrodestra per il cambiamento” – il risultato è che per almeno un mese per 6 aule non ci saranno lavagne». Il gruppo solleva infine dubbi sulla qualità dei lavori alle pareti. «Anziché togliere il linoleum pare abbiano posato uno strato di cartongesso , quale sarà la tenuta? Insomma, lavori senza troppa cognizione di causa», conclude.

Il sindaco Mariarosa Redaelli ha risposto a stretto giro di posta su Facebook: “Il sig. Ferrario potrebbe rivolgersi agli uffici competenti se non ritiene di parlare con gli assessori prima di emettere sentenze e creare polemiche inutili . Ritengo che le sue dichiarazioni siano irrispettose e offensive riguardo il lavoro dei tecnici comunali che non hanno perso di vista un giorno l’andamento dei lavori e di tutti coloro che hanno lavorato in questi mesi estivi per consegnare una scuola migliore. Tutti , anche Ferrario, da tempo sapevano che i lavori dovevano essere divisi in 2 tranche perché i tre mesi estivi non sarebbero stati sufficienti per portare a termine l’intero progetto. Non è stato perso nemmeno un giorno visto che il cantiere è stato aperto il giorno dopo la fine dell’anno scolastico (…) Se il sig Ferrario ritiene che gli interventi siano stati fatti senza cognizione di causa o in modo approssimativo, proceda rivolgendosi ai progettisti e ai responsabili dei lavori”.