Le reliquie del beato Acutis per quattro giorni in Brianza

Le reliquie del beato Carlo Acutis dal 2 al 5 settembre a Giussano, guidati dal titolo «Se Dio possiede il nostro cuore noi possiederemo l’infinito».
carlo acutis
carlo acutis

Le reliquie del beato Carlo Acutis in Brianza. Dopo i coniugi Martin, San Paolo VI, Santa Teresa di Lisieux, San Giovanni Paolo II, Santa Madre Teresa di Calcutta, Beato don Carlo Gnocchi e San Riccardo Pampuri, quest’anno saranno accolte nella comunità pastorale San Paolo di Giussano le reliquie del giovane scomparso a soli 15 anni, il 12 ottobre 2006 a Monza, all’ospedale San Gerardo, per una leucemia fulminante. Acutis è stato beatificato lo scorso ottobre 2020 ad Assisi, nella Basilica superiore di San Francesco.

Nato a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro, il giovane è cresciuto a Milano, frequentando la parrocchia di Santa Maria segreta. Fu allievo delle suore Marcelline, alle elementari e alle medie e dei padri Gesuiti al liceo. Poi, adolescente, fu colpito dalla malattia in pochissime settimane. La vita di Acutis è stata, pur nella sua brevità, un percorso unico, segnato da una fede straordinaria e da una passione enorme per l’informatica. Di famiglia benestante, Carlo amò, ancora bambino, a dismisura, poveri ed emarginati. Le sue paghette andavano spesso in dono a senzatetto. Amava gli amici, lo sport, internet, ma in ogni ambito portava la sua fede.

«Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie» forse la sua frase più nota. Acutis è sepolto dal 2016 al Santuario della Spogliazione di Assisi. Le sue reliquie arrivano oggi in Brianza «con il desiderio è di aiutare i ragazzi e i giovani a ricominciare il cammino cristiano dopo il periodo faticoso della pandemia».

Per aiutare i bambini a cui insegna catechismo, Carlo formulò il suo “kit per diventare santi”: preghiera, adorazione, messa, confessione ma anche propositi e fioretti al Signore e alla Madonna per aiutare gli altri sono le indicazioni del beato, che diceva: «Per diventare santi bisogna volerlo con tutto il cuore e se non lo desideri ancora devi chiederlo con insistenza al Signore».

Dal 2 al 5 settembre è in calendario un fine settimana di celebrazioni, guidate dal titolo «Se Dio possiede il nostro cuore noi possiederemo l’infinito».

Giovedì 2 settembre, alle 20.30, l’accoglienza delle reliquie sul sagrato della Basilica di Giussano e la Santa Messa solenne presieduta da monsignor Giuseppe Vegezzi; venerdì 3 settembre la presenza nei quattro oratori cittadini e alle 21 la Veglia di preghiera con i giovani e i seminaristi presieduta da don Enrico Castagna, rettore del Seminario Arcivescovile; sabato 4 settembre, l’Adorazione eucaristica per tutta la notte. Domenica 5 settembre, alle 10 la Santa Messa solenne sarà presieduta da monsignor Luciano Angaroni, vicario episcopale di zona e alle 16 i Vespri solenni con don Sergio Stevan, responsabile della comunità pastorale prima della partenza delle reliquie per Carate Brianza.