Il cuore dei brianzoli nell’emergenza si è aperto all’ospedale San Gerardo di Monza impegnato nella battaglia contro il Coronavirus. Diverse le raccolte fondi (ne abbiamo scritto qui), ma anche le donazioni spontanee.
L’Associazione Sissi Onlus ha donato 5 mila euro. Sabato 7 marzo avrebbe dovuto svolgersi al Teatro Villoresi il secondo evento “Sissi sorride e aiuta” con i comici di Zelig e di Colorado Cafè, evento sospeso per il Covid-19.
«È un contributo a chi combatte questa durissima battaglia a Monza – ha dichiarato il presidente Francesco Stucchi – l’Associazione Sissi, per propria missione, è attenta ai luoghi di cura e alla ricerca, conosce la professionalità di chi opera nella sanità. Di fronte a questa emergenza vuole essere al fianco di medici, infermieri e Oss che quotidianamente affrontano con abnegazione l’emergenza».

Sissi è Silvia Allegri e l’associazione che porta il suo nome è nata grazie a un gruppo di amici, nel marzo 2016 per portare sul territorio iniziative di informazione e di sensibilizzazione sulla ricerca in campo oncologico.
Il vicepresidente Gianbattista Pini ha aggiunto: «Ora l’emergenza nazionale è rappresentata dall’epidemia. L’Associazione Sissi si è interrogata su come essere di aiuto in questo particolare momento nello spirito del proprio Statuto e dei valori che promuove. La donazione fatta vuol rappresentare un piccolo ma significativo contributo per fornire risorse all’Ospedale San Gerardo e, soprattutto, un invito a tutti, privati, società e associazioni, a contribuire secondo le proprie possibilità. E stiamo sollecitando i nostri associati ad aiutarci. È, questo, un momento di vera solidarietà e condivisione».

L’associazione Amici del Masciocco di Camparada ha donato 3mila euro all’Asst di Monza.
«Riteniamo che in questo momento sia giusto dare anche il nostro contributo per sostenere chi è in prima linea in questa lotta – fa sapere in una nota il presidente Davide Ravasi – Abbiamo fatto da sempre della socialità e dello stare insieme il nostro marchio di fabbrica e continueremo a farlo di sicuro anche in futuro. In questo momento però è necessario cambiare temporaneamente le nostre abitudini, stando a casa e riducendo al minimo indispensabile ogni spostamento. Bisogna farlo soprattutto per i nostri cari un po’ in là con gli anni e che sono quelli più esposti in questo momento difficile. Siamo però convinti che questa emergenza possa finire presto se stiamo attenti e seguiamo alla lettera le indicazioni date dagli enti competenti in materia. Un grosso abbraccio virtuale a tutti i medici, infermieri, anestesisti, tecnici ed operatori sanitari che stanno facendo i salti mortali per tutelare la nostra salute. Non mollate, siete i nostri angeli!».
E poi l’appello di un privato, un piccolo imprenditore che ha deciso di devolvere all’ospedale il 3% del fatturato dei prossimi quattro mesi. Chiedendo al Cittadino: «Chi fa come me?».
«Ho una piccola azienda – scrive Marco Cattaneo della Cattaneo Porte di Lentate sul Seveso – e devolverò il 3% del mio fatturato da marzo a giugno all’ospedale San Gerardo di Monza. Premetto che per me è un enorme sforzo soprattutto in questo periodo di forte crisi. Ma voglio e devo farlo per la nostra Regione e per aiutare il San Gerardo. È possibile che qualche altro imprenditore o libero professionista segua il mio esempio?».
Lo fa la società Berto di Meda, attiva nel settore dell’arredamento, che ha scritto a clienti e colleghi così: «Ci siamo interrogati, guardando negli occhi le persone che lavorano con noi. E abbiamo preso una decisione: chi lavora sul mercato, sia esso un giovane freelance o un’azienda consolidata sa bene cosa significhi chiudere. Smettere di guadagnare. Chiudiamo momentaneamente i negozi. Tenere aperto significa “venite”, ed ora la cosa da fare è stare a casa».
Rimane aperta l’attività online: ma c’è di più. «Doneremo il 5% delle vendite online di questo periodo alla Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, una fondazione impegnata in prima linea nella lotta al virus».