L’addio dell’Enpa Monza e Brianza alla storica volontaria Franca Bolis

È mancata Franca Bolis, storica volontaria dell’Enpa Monza che aveva contribuito a tenere vivo l’ente quando negli anni Settanta era entrato in crisi. Il ricordo di chi l’ha conosciuta.
Franca Bolis, seconda da sinistra, a fianco di Rosella Panzeri
Franca Bolis, seconda da sinistra, a fianco di Rosella Panzeri

Grande amica degli animali sin da giovane. Gianfranca Brioschi Bolis (ma tutti la conoscevano come Franca Bolis) veniva spesso definita dal presidente dell’Enpa Monza Brianza Giorgio Riva come “la più vecchia socia” dell’ente. Lei reagiva con un affettuoso “stai attento, eh” pronunciato in dialetto monzese. Vedova di Bruno Bolis, campione nazionale di hockey a rotelle scomparso nel 2011, anche Franca se n’è andata all’improvviso qualche giorno fa lasciando incredule tante persone che la ritenevano “destinata all’eternità”.

«Nelle cose in cui credeva – ricordano i suoi amici dell’Enpa – sembrava un panzer pronto a spazzare via ogni ostacolo sul suo cammino. Sempre elegantissima, ben truccata e pettinata, aveva dato tutto il suo cuore per aiutare gli animali abbandonati, in particolare i cani». Bolis aveva dato il suo contributo all’Enpa monzese già negli anni Settanta quando l’associazione era in grave crisi dopo la morte avvenuta nel 1976 del suo fondatore monsignor Giuseppe Baraggia, personaggio molto noto a Monza perché era stato anche cappellano degli alpini, maestro di cappella e organista del duomo.

Quelli erano gli anni in cui le leggi italiane condannavano i cani randagi alla soppressione o alla vivisezione, dopo tre giorni di permanenza nel canile comunale. Franca Bolis, con uno spirito zoofilo tutto brianzolo, aveva allestito e manteneva in prima persona un rifugio privato per cani abbandonati e, grazie anche al suo lavoro presso la direzione Philips di Monza, aveva ottenuto di destinare tutto il cibo avanzato dalla mensa al nutrimento dei cani randagi, e di quelli mantenuti dalla sezione Enpa di allora in quattro box presso il piccolo canile Fusi di Lissone. Successivamente, Enpa rivitalizzata da un gruppo di giovani volontari che ancora oggi la dirigono, ha iniziato un percorso che si è concretizzato nella gestione diretta del vecchio canile municipale (1983); nell’apertura di una nuova sede operativa in via Lecco (2003); e soprattutto nel trasferimento e nella gestione del nuovissimo parco canile di Monza di via San Damiano (2015).

La monzese non ha mai fatto mancare il suo sostegno, il suo affetto e i suoi consigli all’ente. Fino a prima della pandemia è stata rappresentante di tutti i soci Enpa all’interno della giuria al concorso Cane Fantasia nel corso della tradizionale “Benedizione degli Animali”, manifestazione alla quale non voleva mai mancare.