La Digos ferma un movimento neonazista: perquisizioni a Monza Brianza, forse un arresto

Operazione “Ombre nere” della Digos in tutta Italia contro un movimento neonazista: trovate anche armi. Perquisizioni (e forse un arresto) anche in provincia di Monza e Brianza.
Neonazisti: Parte del materiale sequestrato
Neonazisti: Parte del materiale sequestrato

Perquisizioni in tutta Italia, 19 persone indagate per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere. E forse un arresto: in Brianza. La notizia è ancora da chiarire nei dettagli, ma il gruppo di persone accusate di volersi costituire come Partito nazionalsocialista, cioè nazista, aveva radici anche attorno a Monza.


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Operazione Ombre nere Digos

L’operazione “Ombre nere” della Digos di Enna è scattata nella mattina di giovedì 28 novembre: dopo due anni di indagini, la procura di Caltanissetta, d’intesa con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, hanno fatto scattare le perquisizioni domiciliari che hanno interessato Siracusa, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza e Nuoro.

Gli indagati, tutti nell’ambito dell’estrema destra italiana, sono accusati di voler costituire un movimento d’ispirazione filonazista, xenofoba ed antisemita, il “Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori”.

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Operazione Ombre nere Digos

Tra gli indagati risulta anche un esponente della ’ndrangheta ed ex legionario che, stando alle indagini, è il componente dell’organizzazione incaricato di fornire addestramento militare: in passato è stato anche referente di Forza Nuova in Liguria ed è stato collaboratore di giustizia.

La Digos della questura di Milano ha messo sotto indagine tre persone, due donne e un uomo: le due donne sono R.F 26enne, residente a Pozzo d’Adda, e B.G.C. 46enne, residente a Milano; l’uomo è G.F. 41enne, residente a Lacchiarella. La prima in estate ha preso parte come oratore a un convegno di estremisti di destra tenuto a Lisbona (il 10 agosto) e ha partecipato a un concorso on line, sul social network VK, vincendo il titolo di Miss Hitler 2019. A seguito delle perquisizioni, sono stati sequestrati due coltelli, tre cellulari, due computer e un tablet, diverso materiale d’area, busto di Benito Mussolini, libri sul giudaismo e sul fascismo.