La crisi degli autobus a Monza e Brianza: la Regione non parla di soldi, incontro rimandato

Nessuna buona notizia per studenti e pendolari della Brianza: l’incontro in programma mercoledì 14 settembre tra l’assessore regionale ai Trasporti, i rappresentanti delle province e i sindacati si è concluso con un nulla di fatto. Dal Pirellone nessuna indicazione concreta sulle somme destinate ai territori. Tutto rimandato al 21 settembre.
Monza Stazione autobus piazza Castello
Monza Stazione autobus piazza Castello Fabrizio Radaelli

Nessuna buona notizia per studenti e pendolari della Brianza: l’incontro in programma mercoledì 14 settembre tra l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte, i rappresentanti delle province e i sindacati si è concluso con un nulla di fatto. Gli amministratori degli enti intermedi torneranno alla carica mercoledì 21 per cercare di strappare al Pirellone le risorse necessarie a non tagliare ulteriormente le corse dei pullman.

È stato proprio il brianzolo Gigi Ponti, a nome di tutti i suoi colleghi, a proporre il rinvio del tavolo: la richiesta è arrivata dopo che Sorte ha ribadito un generico impegno del Pirellone a coprire il disavanzo per il 2016 senza quantificare la somma destinata ai singoli territori.

Alla prossima riunione, come domandato da Ponti, dovrebbe essere presente anche l’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia. È lui, infatti, che dovrà aprire i cordoni della borsa e coprire i buchi causati dalla pesante contrazione dei trasferimenti statali. Da lui i presidenti degli enti intermedi attendono di comprendere le modalità con cui sarà anticipata una parte dei fondi previsti per il 2017 come la giunta Maroni si è impegnata a fare con il consiglio lombardo, in occasione dell’approvazione dell’assestamento di bilancio.
In ballo dovrebbero esserci 10 milioni di euro ma la loro ripartizione rischia di creare polemiche tra le diverse province alle prese con i conti in rosso.

«Purtroppo il tempo sta per scadere – commenta Ponti – e ci serve sapere subito quando potremo contare su risorse certe per garantire il servizio: occorre fare qualcosa subito».

In via Grigna mancano poco meno di 1.800.000 euro senza i quali le corse degli autobus utilizzati ogni giorno da migliaia di passeggeri rischiano di subire pesanti decurtazioni: i tagli potrebbero entrare in vigore da novembre nella parte ovest della Brianza e da dicembre nel vimercatese e nella fascia centrale. Per tutto il 2016 i pericoli di un ridimensionamento dei tragitti non riguardano le linee urbane di Monza, assegnate con un appalto gestito direttamente dal Comune. I tecnici del capoluogo e quelli della Provincia, intanto, stanno lavorando attorno a quella che potrebbe diventare la bozza del piano di riorganizzazione delle tratte sull’intero territorio che sarà inviato all’Agenzia regionale per il trasporto che dal 2017 dovrebbe bandire le gare e affidare il servizio oltre che nella nostra zona nell’area metropolitana, nel pavese e nel lodigiano.