Intubazione tracheale, lo studio della Asst Monza e Università Bicocca sulla prestigiosa rivista scientifica Jama

Condotto a partire dal 2018, l’obiettivo dello studio Intube - effettuato reclutando quasi 3000 pazienti - è stato quello di delineare le modalità con cui l’intubazione viene condotta e quali sono i più comuni eventi critici.
Monza Ingresso ospedale san Gerardo
Monza Ingresso ospedale san Gerardo Fabrizio Radaelli

È stato pubblicato martedì 23 marzo sulla prestigiosa rivista “Jama” lo studio “Intubation Practices and Peri-Intubation Adverse Events in Critically Ill Patients from 29 Countries” (INTUBE) – Studio internazionale sulla pratica dell’intubazione tracheale nei pazienti critici condotto in 29 nazioni e frutto della collaborazione tra Asst Monza, ente promotore e Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Lo studio è stato coordinato dal Vincenzo Russotto, medico rianimatore dell’ospedale San Gerardo di Monza, dai professori Giacomo Bellani e Giuseppe Foti, insieme al team UNIMIB composto dai dottori Emanuela Rossi e Davide Gaudesi, dalla professoressa Laura Antolini e dalla dottoressa Elena Tassistro, che si sono occupati dell’analisi statistica dei dati raccolti.

Lo studio ha inoltre ricevuto l’endorsement da parte delle principali società scientifiche nazionali e internazionali di rianimazione (European Society of Intensive Care Medicine, Società Italiana di Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva, Society of Critical Care Medicine) ed è stato presentato lo scorso 2 febbraio nel corso del Congresso della Society of Critical Care Medicine.

Si tratta di dati raccolti prima dello sviluppo della pandemia Covid-19, ma risultano oggi molto importanti per la comunità scientifica internazionale e consentono di tracciare la futura direzione per l’individuazione di protocolli in grado di migliorare ulteriormente la sicurezza di una manovra che consente ogni giorno di salvare la vita dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria, in coma o vittime di traumi.

L’obiettivo dello studio INTUBE, condotto a partire dal 2018, è stato quello di delineare le modalità con cui l’intubazione viene condotta e quali sono i più comuni eventi critici e di raccogliere dati sull’attuale pratica attraverso uno studio prospettico e su scala mondiale. Sono stati quindi reclutati quasi 3000 pazienti dalle Terapie intensive e i Pronto soccorso di 197 centri in 5 continenti sottoposti a intubazione intraospedaliera. Per numero di pazienti reclutati e per centri coinvolti, INTUBE rappresenta il più grande studio sulla gestione delle vie aeree nel paziente critico finora condotto ed è di grande interesse per la comunità scientifica perché consente di individuare quali strategie si associano a una maggiore sicurezza per questa procedura salvavita.