Governo Draghi: Cristina Messa ministro dell’Università, la monzese ex rettore della Milano Bicocca

È nata a Monza e cresciuta a Milano, Cristina Messa, l’ex rettore della Milano Bicocca e ordinaria di medicina nucleare scelta da Mario Draghi per il ministero dell’Università e della ricerca.
Monza Conferenza stampa vaccino anticovid Cristina Messa
Monza Conferenza stampa vaccino anticovid Cristina Messa Fabrizio Radaelli

È nato il governo di Mario Draghi e nella sua squadra dei ministri c’è l’ex rettrice dell’Università Bicocca Cristina Messa. A lei l’ex presidente della Bce e presidente (prossimo) del Consiglio dei ministri, dopo l’incarico di Sergio Mattarella, ha annunciato di affidare la delega all’Università e alla ricerca.

Nata a Monza, due figli, è poi cresciuta a Milano dove ha perfezionato gli studi fino alla facoltà di medicina della Statale, dove si à laureata in medicina nucleare per poi trasferirsi negli Stati Uniti e in Inghilterra. In campo professionale è stata al San Raffaele prima di arrivare all’università Milano Bicocca e quindi alla facoltà di medicina collegata al San Gerardo. Lì è professore ordinario di diagnostica per immagini, oltre a essere stata direttore del centro di bioimmagini molecolare e direttore del dipartimento di scienze della salute, ma fino al 2019 è stata rettore dell’ateneo. Per quattro anni fino al 2015 è stato vicepresidente del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche.

Alla presentazione del piano vaccinale antiCovid regionale a Monza, nelle scorse settimane, era presente in qualità di presidente della Fondazione Tecnomed dell’Università Milano Bicocca ed ex rettore dell’università: «Oggi parliamo di un vaccino che è stato approntato in meno di un anno grazie a un impegno mondiale, un vaccino nuovissimo basato su mRna, diverso da quelli a cui siamo abituati che risponde a due parole d’ordine: sicuro e efficace. Ed è importante sottolineare che non è per noi stessi, per i singoli, ma per la comunità. Poi oggi mi fa molto piacere essere nella mia città: l’ospedale di Monza è noto a livello internazionale per terapie che altrove non ci sono. È l’ospedale che accoglie i pazienti e ne ha cura ma allo stesso tempo accoglie studenti e ricercatori dell’università. Ha ruolo importante con Vimercate in questo momento, ma dovrebbe fare rete con tutti gli altri ospedali lombardi nell’affrontare una pandemia – come è stato fatto – sia per curare tutti gli altri ammalati che hanno bisogno di questo ospedale per le terapie di cui non possono fare a meno. È molto importante agire ad ampio spettro».

Per arrivare a un precedente nell’immediato passato bisogna tornare a un altro governo del Presidente, quello affidato a Mario Monti da novembre 2011 ad aprile 2013 ma si è dimesso a settembre 2012): alle sedute di palazzo Chigi c’era Lorenzo Ornaghi, di Villasanta, ex rettore dell’Università Cattolica di Milano e in quell’esecutivo ministro dei beni e delle attività culturali.

I ministri scegli da Mario Draghi

Federico D’Incà ai Rapporti con il Parlamento
Vittorio Colao all’Innovazione tecnologica
Renato Brunetta Pubblica amministrazione
Maria Stella Gelmini agli Affari regionali
Mara Carfagna al Sud
Elena Bonetti alle Pari opportunità
Erika Stefani alle Disabilità
Fabiana Dadone alle Politiche giovanili
Massimo Graravaglia al Turismo
Luigi Di Maio agli Esteri
Luciana Lamorgese all’Interno
Marta Cartabia alla Giustizia
Daniele Franco all’Economia
Lorenzo Guerini alla Difesa
Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico
Stefano Patuanelli all’Agricoltura
Roberto Cingolani alla Transizione ecologica
Enrico Giovannini alle Infrastrutture
Andrea Orlando al Lavoro
Patrizio Bianchi all’Istuzione
Cristina Messa all’Università
Dario Franceschini alla Cultura
Roberto Speranza alla Salute
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli