«Gli alberi anti-degrado lungo via Cavour a Monza: la mia idea in municipio»

Il progetto di un residente proposto al Comune di Monza per migliorare la vivibilità della zona di via Cavour e della stazione ferroviaria.
Monza Via Cavour
Monza Via Cavour Fabrizio Radaelli

Fa discutere la chiusura del sottopasso di corso Milano a Monza, perché «non è così che si risolvono i problemi di droga e di spaccio. Al massimo, in questo modo, li si spostano di cinquanta o cento metri».

A prendere parola uno storico residente di via Cavour, che da anni osserva e segnala quello che succede sotto le sue finestre.
«Per riqualificare una zona come quella di corso Milano bisognerebbe progettare e mettere in cantiere dei micro interventi che possano regalare nuovo decoro a un’area da anni degradata».

E allora torna a fare capolino dai cassetti in cui è rimasto nascosto per oltre una decina di anni il vecchio progetto che il residente aveva commissionato a un architetto di Milano proprio con l’obiettivo di rendere la strada più vivibile.
«È mia intenzione parlarne presto a palazzo», spiega, mentre ripropone quanto aveva anticipato al Cittadino in tempi di pre pandemia. «Grazie alla piantumazione di alcuni filari di alberi, non solo si ingentilirebbe l’intero suo contesto, ma si abbatterebbero anche l’inquinamento acustico e ambientale».

Pur trovandosi in pieno centro storico, la strada e i suoi immediati dintorni – piazza Diaz, via Gramsci, via Campini e il primo tratto di via Manzoni – da anni soffrono per una condizione di degrado «che sembra impossibile arginare».

Oltre alle «dubbie frequentazioni, che portano con sé una lunga storia di bivacchi e di spaccio, di risse e di esposti alle forze dell’ordine» e alle richieste, vecchie di anni e per ora mai soddisfatte, di installare almeno cestini per la raccolta della spazzatura e di migliorare la pulizia della strada, nell’ultimo periodo via Cavour si è trovata a fare i conti anche con «un aumento esponenziale – dice il residente – di scritte sui muri, ulteriore elemento che amplifica la sensazione di degrado».