Giussano: una richiesta disperata, l’unione delle forze per aiutare una mamma ad accompagnare la figlia disabile

A Giussano una storia a lieto fine grazie all’unione delle forze e alla collaborazione tra Croce Bianca, Comune e una concessionaria. Per rispondere alla richiesta d’aiuto di una mamma che, a causa di un incidente, si è trovata senza l’auto attrezzata per accompagnare la figlia disabile.
Croce Bianca Giussano auto attrezzata per trasporti prestata da Autoroma dopo appello di una mamma
Croce Bianca Giussano auto attrezzata per trasporti prestata da Autoroma dopo appello di una mamma

Un tamponamento, il danno ingente all’auto attrezzata per il trasporto delle persone in carrozzina. Ma soprattutto la consapevolezza di dover accompagnare la figlia alla terapia e di non poter mancare l’appuntamento. C’era una autentica richiesta d’aiuto nella telefonata di una mamma al centralino della Croce Bianca di Giussano. Per una vicenda che ha potuto godere di un lieto fine solo grazie a una grande collaborazione e alla classica unione delle forze.

Tutto è iniziato lunedì e la Croce Bianca inizialmente si è trovata in difficoltà di fronte alla disperazione della donna: nessun mezzo a disposizione per organizzare un trasporto d’emergenza, nessuna possibilità di liberarne uno già riservato per altri servizi. Ma nessuno si è perso d’animo. Non il coordinatore dei servizi diurni infrasettimanali Pino Paravati né Edoardo Terraneo, responsabile della flotta diurna. Neppure dopo che la chiamata all’assessore ai Servizi sociali Adriano Corigliano ha tenuto in sospeso la risposta sperata: neanche il Comune aveva mezzi a disposizione.

Ma proprio all’assessore è venuta l’idea vincente: contattare la concessionaria Autoroma, che in salone aveva un mezzo con le caratteristiche richieste. Non è stato necessario aggiungere altro, i titolari hanno dato subito il via libera alle pratiche e il furgone attrezzato è stato assicurato a tempo record. Infine consegnato alla Croce Bianca. Tutto in un paio di giorni. L’associazione avrà il mezzo per accompagnare la ragazza finché la madre non tornerà in possesso di un’auto. Quando si dice che l’unione fa la forza, spesso è vero.