“Giorno della memoria”, le medaglie ai parenti dei deportati di Albiate e Sovico: tra loro il papà del sindaco Redaelli

In occasione del “Giorno della memoria”, saranno consegnate anche ai parenti dei deportati di Albiate e Sovico le medaglie promosse dalla presidenza della Repubblica.
L’entrata del campo di concentramento di Auschwitz
L’entrata del campo di concentramento di Auschwitz

«Mio padre partì per il fronte nel 1939, prima che iniziasse la guerra, perché fu richiamato, e fu uno degli ultimi a tornare, era il settembre 1945». Si chiamava Ernesto Redaelli. È il padre del sindaco di Albiate, Giulio Redaelli, e figura tra coloro che riceveranno la medaglia d’onore in occasione della Giorno della memoria. Sarà dunque un momento particolarmente intenso ed emozionante quello che andrà in scena martedì 27 gennaio, alle 18, nella sala consiliare di Villa Campello, ad Albiate: il primo cittadino onorerà la memoria del padre e riceverà la medaglia d’onore a lui dedicata. Nella stessa sede, il sindaco consegnerà altre 3 medaglie ai parenti di altrettanti albiatesi deportati: Bernardino Mattavelli, Rocco Fava e Angelo Redaelli. In considerazione delle misure di contenimento e contrasto del contagio Covid-19 in vigore, quest’anno non si terrà infatti la consueta manifestazione a livello provinciale, ma saranno i sindaci a consegnare le medaglie d’onore.

Così accadrà anche a Sovico dove verranno onorate le figure di 7 cittadini sovicesi: Angelo Aliprandi, Marco Chiusi, Enrico Confalonieri, Libero Fiorin, Giuseppe Galbiati, Costantino Pirovano, Ambrogio Valtorta. Ai loro famigliari il sindaco di Sovico, Barbara Magni, mercoledì 27 gennaio, alle 18, in sala civica, consegnerà le medaglie d’onore. Entrambe le cerimonie saranno riservate.