Gianetti Ruote, nessuna risposta alla proposta di cassa. Cena solidale dei volontari per 60 persone

A organizzarla, al presidio di Ceriano Laghetto, è stata la consigliera regionale leghista Silvia Scurati con un gruppo di volontari di associazioni di Bareggio. Continua l’attesa dei lavoratori.
I volontari . Silvia Scurati seconda da destra
I volontari . Silvia Scurati seconda da destra

I lavoratori della Gianetti Ruote ancora in attesa della risposta dell’azienda sulla proposta di 13 settimane di cassa integrazione speciale per cercare un acquirente ed evitare chiusura e licenziamento di 152 persone.

Se accettata potrebbe aprirsi uno spiraglio per loro e potrebbe rientrare anche il ricorso per comportamento antisindacale presentato al tribunale di Monza e che verrà discusso il 17 agosto.

Intanto, però, i lavoratori incassano la solidarietà della consigliere regionale leghista Silvia Scurati, componente della commissione Attività Produttive della Regione che insieme a un gruppo di volontari di Bareggio, di cui è originaria, ha allestito una cena al presidio di Ceriano con il quale i dipendenti protestano dal 3 luglio, 24 ore su 24, contro la chiusura. Un menu di tutto rispetto: risotto barbera e taleggio, lesso con fagioli e cipolla di Breme e semifreddo con cioccolato e granelli di nocciola realizzato da uno dei volontari, pasticcere.

Un gesto di vicinanza per lavoratori e famiglie al quale hanno partecipato 60 persone. «L’azienda era restia a prendere in considerazione una proposta alternativa alla chiusura -spiega Silvia scurati- vedendo istituzioni e sindacati compatti sono stati indotti a una riflessione». Perchè si realizzi qualcosa di concreto occorre un sì alla propposta di cassa del Mise e un acquirente che rilevi un’azienda che, al di là delle difficoltà, comunque aveva ordinativi per diverso tempo.