Fornivano capannoni in disuso dove nascondere rifiuti: arresti a Giussano e Paderno Dugnano

Un 65enne e un 35enne ai domiciliari. Accertati complessivamente 25 trasporti illeciti di circa 2.700 tonnellate di rifiuti. Sequestri per oltre un milione di euro alle aziende coinvolte del Nord Italia, Campania e Toscana.
Un sequestro dei carabinieri del Noe
Un sequestro dei carabinieri del Noe Archivio

Il loro “lavoro” consisteva nel cercare capannoni in disuso isolati da centri abitati ma abbastanza vicini alle vie di grande comunicazione, superstrade e autostrade, per conto di numerose ditte del Nord Italia (Lombardia e Veneto) e della Campania e della Toscana, dove realizzare discariche abusive di rifiuti speciali (urbani, plastici e tessili) depositati senza alcuna autorizzazione per evitare le regolari (e costose) operazioni di smaltimento.

Si tratta di un 65enne di Giussano e di un 35enne domiciliato a Paderno Dugnano (trovato a Finale Emilia (Reggio Emilia)) finiti, come altre sette persone, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico (mentre per altre due è scattato l’obbligo di dimora). L’operazione, condotta lunedì 5 maggio dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Treviso, in collaborazione con i comandi provinciali dell’Arma competenti per territorio, compreso il Noe di Milano per Monza e Brianza, ha smantellato un presunto gruppo criminale dedito al traffico illecito di ingenti quantitavi di rifiuti speciali ed è stata coordinata dalla Dda (Direzione distrettuale antimafia) del Tribunale di Venezia.

I due brianzoli, secondo quanto riferito dai militari avrebbero procacciato quattro capannoni (anche se potrebbe trattarsi solo della punta dell’iceberg), due in Emilia Romagna e altrettanti in Veneto, regione, quest’ultima, dalla quale è partita l’operazione a seguito della scoperta di una delle discariche, a Legnago (Verona), dove erano stati segnalati movimenti sospetti di mezzi pesanti. Sequestrati inoltre beni per oltre un milione di euro, in Veneto, Campania e Lombardia, nei confronti di tre ditte, due di trattamento e una di trasporto rifiuti. Accertati complessivamente 25 trasporti illeciti di circa 2.700 tonnellate di rifiuti.