«Mi auguro che da qui in avanti questo servizio sia gestito in maniera eccellente, e senza superficialità, come ahimè è stato fatto fino a oggi»: a parlare è il sindaco di Monza, Dario Allevi, uno dei primi cittadini che lo scorso weekend ha dovuto fare i conti con i disguidi creati da Aria spa, la società della Regione Lombardia che gestisce le chiamate per i vaccini.
I problemi sono stati tanti e anche Monza li ha conosciuti: sabato 20 marzo l’Asst ha dovuto recuperare “vaccinabili” ricorrendo alle liste degli insegnanti ancora in attesa per non buttare via una quantità di vaccini destinati a persone non convocate da Aria. «Una giornata difficilissima» ha detto Allevi all’agenzia Dire. «All’alba mi ha chiamato l’Asst spiegandomi il problema. Noi come amministrazione abbiamo iniziato a mandare messaggi ai dirigenti scolastici. Solo per quella giornata abbiamo infatti consentito a chiunque si presentasse con il tesserino del Ministero dell’Istruzione di ricevere il vaccino. Così facendo a fine giornata abbiamo vaccinato circa 400 persone, quelle previste».
«Credo abbia fatto bene il governatore a pretendere di voltare pagina – commenta Allevi- I ritardi del week-end sono stati inaccettabili. Ma anche Poste, da come leggo, ha presentato qualche problema in alcune zone del Paese». Insomma: non è detto che vada meglio in futuro, occorre aspettare e vedere. Intanto una prospettiva, dice il sindaco di Monza: all’ultima riunione è stato spiegato dalla Regione che metà degli over 80 in città è stata vaccinata e «crediamo che entro sette, massimo dieci giorni, riusciremo a completare tutta la platea degli anziani, l’obiettivo è questo».
L’ultimo annuncio di palazzo Lombardia parla di chiamate a tappeto con la supervisione anche delle Ats e Asst, verso tutti gli over 80 che hanno ricevuto l’appuntamento per ricevere il farmaco anti Covid-19 entro il 2 aprile. Si tratta di 115.000 persone in regione, alle quali poi se ne aggiungeranno altre 205.000 che riceveranno la somministrazione entro l’11 aprile: «Agli ospedali e quindi alle Asst, stiamo chiedendo uno sforzo incredibile tra vaccini, tamponi, ricoverati e terapie intensive- afferma Allevi- spero che non gli sia dato anche questo onere e che le telefonate le faccia Aria o qualcuno al posto loro».