Flop vaccinazioni over 80, il sindaco di Monza: «Ritardi inaccettabili, ora l’obiettivo è finire in dieci giorni»

Il sindaco di Monza Dario Allevi commenta il disastro di Aria nel weekend, parla di ritardi inaccettabili, spiega i nuovi obiettivi regionali: «Vaccini alla platea degli over 80 conclusa in dieci giorni».
Monza Dario Allevi
Monza Dario Allevi Fabrizio Radaelli

«Mi auguro che da qui in avanti questo servizio sia gestito in maniera eccellente, e senza superficialità, come ahimè è stato fatto fino a oggi»: a parlare è il sindaco di Monza, Dario Allevi, uno dei primi cittadini che lo scorso weekend ha dovuto fare i conti con i disguidi creati da Aria spa, la società della Regione Lombardia che gestisce le chiamate per i vaccini.

I problemi sono stati tanti e anche Monza li ha conosciuti: sabato 20 marzo l’Asst ha dovuto recuperare “vaccinabili” ricorrendo alle liste degli insegnanti ancora in attesa per non buttare via una quantità di vaccini destinati a persone non convocate da Aria. «Una giornata difficilissima» ha detto Allevi all’agenzia Dire. «All’alba mi ha chiamato l’Asst spiegandomi il problema. Noi come amministrazione abbiamo iniziato a mandare messaggi ai dirigenti scolastici. Solo per quella giornata abbiamo infatti consentito a chiunque si presentasse con il tesserino del Ministero dell’Istruzione di ricevere il vaccino. Così facendo a fine giornata abbiamo vaccinato circa 400 persone, quelle previste».

«Credo abbia fatto bene il governatore a pretendere di voltare pagina – commenta Allevi- I ritardi del week-end sono stati inaccettabili. Ma anche Poste, da come leggo, ha presentato qualche problema in alcune zone del Paese». Insomma: non è detto che vada meglio in futuro, occorre aspettare e vedere. Intanto una prospettiva, dice il sindaco di Monza: all’ultima riunione è stato spiegato dalla Regione che metà degli over 80 in città è stata vaccinata e «crediamo che entro sette, massimo dieci giorni, riusciremo a completare tutta la platea degli anziani, l’obiettivo è questo».

L’ultimo annuncio di palazzo Lombardia parla di chiamate a tappeto con la supervisione anche delle Ats e Asst, verso tutti gli over 80 che hanno ricevuto l’appuntamento per ricevere il farmaco anti Covid-19 entro il 2 aprile. Si tratta di 115.000 persone in regione, alle quali poi se ne aggiungeranno altre 205.000 che riceveranno la somministrazione entro l’11 aprile: «Agli ospedali e quindi alle Asst, stiamo chiedendo uno sforzo incredibile tra vaccini, tamponi, ricoverati e terapie intensive- afferma Allevi- spero che non gli sia dato anche questo onere e che le telefonate le faccia Aria o qualcuno al posto loro».