Ditelo anche con un fiore: a Giussano la lettera con un girasole per riconquistare l’amore

Il ritorno delle lettere d’amore. A Giussano nel parcheggio del centro commerciale da qualche giorno una lettera con un girasole spera di incrociare lo sguardo del suo destinatario, contando sul fatto che si riconosca. A Bellusco a San Valentino una rosa rossa per un’amica.
Lettera d'amore
Lettera d’amore

“Ci aspettavamo qui qualche mese fa. Non stavo nella pelle per tutto il giorno e ritrovavo qui i tuoi occhi vivaci e brillanti che nell’oscurità della sera illuminavano anche me”. Ed è qui che una mano anonima spera di tornare a incontrare il suo innamorato: il parcheggio del centro commerciale Gran Giussano dove da qualche giorno una lettera spera di incrociare lo sguardo del suo destinatario, contando sul fatto che si riconosca. Una lettera attaccata a un palo, un nastro giallo, un girasole. Un messaggio in codice? Chissà.

Di certo non è nascosto tra le parole quello che è successo: chi scrive racconta un amore fatto “di serenità e abbracci”, un amore di lunga data (“capii la prima volta in cui incrociai il tuo sguardo 10 anni fa che saresti stato il dono più prezioso che vita possa offrire”) e che è finito: “Ora ti ho perso perché non sono stata capace di meritarti. Questa volta il mio pensiero per te lo lascio qui e ti aspetterò anche tutta la vita per essere guardata con occhi nuovi, più semplici, per intraprendere un percorso più corretto per due come noi e per sentire ancora il mio cuore bruciare di felicità, ma non metterci troppo”.

Il ritorno delle lettere. Sulla ciclabile tra Bellusco e Mezzago una lettera e una rosa rossa a San Valentino per “un’amica speciale, un’amica vera, la mia migliore e unica vera amica”. Aspettata su quella stessa panchina un giorno di maggio di qualche anno fa per la prima volta e ora andata via, nonostante per chi scrive fosse una amicizia da “A” maiuscola. Un’amicizia che forse avrebbe voluto essere qualcosa di più, ma che chi scrive vorrebbe riconquistare. Citando anche Jovanotti, “A te che sei semplicemente sei, sostanza dei giorni miei”. Una lettera e un fiore.