Desio, dieci identificati nel blitz anti-accattonaggio in centro: giro di vite in Brianza

Dieci persone identificate, cinque accompagnate in Questura nel blitz della polizia locale di Desio contro il fenomeno dell’accattonaggio. Negli ultimi due mesi sono diversi i Comuni della Brianza che hanno previsto sanzioni per chi chiede l’elemosina (e non solo).
Il centro di Desio dal tetto della Basilica
Il centro di Desio dal tetto della Basilica archivio/Vismara

Dieci persone identificate, cinque accompagnate in Questura: è il bilancio di un blitz della polizia locale di Desio contro il fenomeno dell’accattonaggio. I vigili sono entrati in azione martedì 28 novembre: dalle 10 alle 19, una dozzina di agenti coordinati dal comandante Maurizio Di Mauro, hanno controllato a tappeto il centro e identificato dieci cittadini di nazionalità nigeriana, tutti di età non superiore ai trent’anni, che chiedevano l’elemosina ai passanti davanti alla Basilica e ad alcuni negozi.

Uno è risultato in possesso di regolare permesso di soggiorno, gli altri nove sono stati condotti dai Carabinieri per le procedure di identificazione. È stato accertato che quattro di loro avevano presentato richiesta di protezione internazionale e sono stati rilasciati, mentre la posizione degli altri cinque non è risultata chiara e sono stati, quindi, accompagnati in Questura.

«Il presidio del territorio è una priorità dell’Amministrazione Corti: c’è e si vede – ha dichiarato l’assessore al Controllo del territorio Jennifer Moro – Ma quella di ieri non è solo un’operazione di sicurezza, prosegue l’assessore. È la dimostrazione che il “modello” di intervento sul tema dell’immigrazione che stiamo portando avanti funziona: progetti di accoglienza e integrazione da un lato e repressione dei reati dall’altro. Non chiudiamo le porte a nessuno, ma alcune porte sono e restano chiuse».

Di recente altri Comuni della Brianza hanno emesso ordinanze per contrastare il fenomeno. A Lissone chiedere l’elemosina all’esterno di luoghi sensibili – cimitero, chiese, stazione ferroviaria, mercato – può costare da 100 a 300 euro di multa.

Ordinanza attiva dall’inizio di novembre con uguali sanzioni anche a Senago: vieta l’attività di richiesta di elemosina, di accattonaggio e bivacco in spazi pubblici, nonché la disseminazione di rifiuti e l’espletamento di bisogni fisiologici all’aperto. L’atto ha una valenza temporanea di 120 giorni, rientra nel decreto urgente sulla sicurezza del ministro Marco Minniti approvato nei mesi scorsi.

A Lentate sul Seveso è stato di recente approvata una modifica al regolamento di polizia urbana che ora prevede sanzioni nei confronti di chi in strada s’intrattiene a chiacchierare con una prostituta (dal chiedere semplici informazioni a trattare una prestazione sessuale), chi effettua manovre non solo d’intralcio al traffico ma finalizzate a farle salire o scendere dal veicolo; e poi chi sarà colto a bere alcolici al di fuori degli spazi dei locali pubblici, a bivaccare, a provocare molestie e disturbo alla quiete pubblica, a elemosinare in maniera molesta, lavare vetri agli incroci, vendere prodotti senza autorizzazione (vedi vendita fiori), sdraiarsi, sedersi sotto i portici, davanti a luoghi di culto causando disturbo e fastidio. Previste sanzioni da 50 a 300 euro.