Dalla Brianza a New York, l’Albero dei gelati alla cena di gala per la Giornata della Terra

Un gelato per festeggiare la Giornata della Terra in una serata di gala alle Nazioni Unite. All’evento “Plating the planet” che ha celebrato la biodiversità e la sostenibilità alimentare, l’Albero dei gelati è stato ambasciatore della tradizione artigiana italiana.
La cena di gala alle Nazioni unite: a sinistra Mauro e Alessandro dell’Albero dei gelati
La cena di gala alle Nazioni unite: a sinistra Mauro e Alessandro dell’Albero dei gelati

Un gelato per festeggiare la Giornata della terra. Non un cono durante la passeggiata, ma una serata di gala alle Nazioni Unite. All’evento “Plating the planet” che ha celebrato la biodiversità e la sostenibilità alimentare, l’Albero dei gelati è stato ambasciatore della tradizione artigiana italiana. La gelateria brianzola di stanza a Brooklyn era tra i quattro chef selezionati per la serata organizzata da Slow Food Usa e dall’organizzazione mondiale Crop Trust, che si occupa di preservare i semi delle diverse specie vegetali.

L’Albero – negozi a Cogliate, Seregno, Monza e dal 2013 anche a New York – ha proposto un gelato salato servito come intermezzo e un gelato tradizionale come dessert, preparati utilizzando gli ingredienti “Ark of Taste”, gli equivalenti dei presidi Slow Food italiani. Un menù molto particolare ricavato dalle materie prime di farmers e piccoli produttori, selezionati negli Stati Uniti nella continuazione di quanto già fatto in Brianza.

È stato realizzato un gelato con il “Blue Cheese” dei piccoli produttori di formaggio “Jasper Hill” del Vermont, servito su pane di segale fatto in casa, accompagnato da una crema di zucca “Boston Marrow Squash” (Maine) e dal miele “Gallberry” (Costa Sud Atlantica). Per il dessert è stato creato un gelato allo Zabaione, realizzato con “Whiskey American Rye”, un’eccellenza “farm to bottle”, servito con i Cantuccini.

Ospiti d’onore della serata Jan Eliasson, vice segretario generale delle Nazioni Unite, Marie Haga, direttrice esecutiva del Global Crop Trust e Carlin Petrini, fondatore e presidente Slow Food, oltre all’organico direttivo di Slow Food Usa.