Covid, gli interventi sul sistema dei tamponi: le prime decisioni della Task force lombarda dalle Asst agli orari delle farmacie

Le prime decisioni prese dalla task force tamponi guidata da Guido Grignaffini (Asst Brianza): un invito alle Asst per attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi e alle farmacie per dedicare più tempo al servizio, mentre la direzione del Welfare scriverà ai medici di base e pediatri per effettuare test agli assistiti.
Covid coronavirus tamponi tampone - foto prostooleh/it.freepik.com
Covid coronavirus tamponi tampone – foto prostooleh/it.freepik.com

Un invito alle Asst per attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi e alle farmacie per dedicare più tempo al servizio, mentre la direzione del Welfare invierà una lettera a Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta per sensibilizzarli ad effettuare direttamente i tamponi ai propri assistiti. Sono le prime decisioni prese dalla task force tamponi guidata da Guido Grignaffini (Asst Brianza).

Tra le scelte subito operative un nuovo centro tamponi massivo a Gallarate (Va) dal 29 dicembre, 8 nuove linee tampone al centro di Trenno a Milano e l’allestimento un nuovo centro tamponi a Fiera Milano City che sarà attivo nei prossimi giorni.

La task force tamponi era stata annunciata alla vigilia di natale ed è stata istituita per individuare l’eventuale contagio da Covid nei contatti di persone positive. Il tracciamento che si è rivelato sempre più difficile con l’aumento dei contagi.

“Abbiamo chiesto alle farmacie – spiega Grignaffini – la disponibilità ad allungare gli orari serali del servizio tamponi e a dedicare alcuni orari specifici ai cittadini che necessitano di tampone a seguito di contatti stretti. La direzione generale Welfare, a questo proposito, ha già concordato con Federfarma l’invio di una richiesta formale che l’associazione si prenderà cura di trasmettere urgentemente ai propri associati per le adesioni”.

Nel mese di dicembre sono stati effettuati circa 3,5 milioni di tamponi in Lombardia, il 21,5% di tutti i tamponi somministrati in Italia. Una percentuale che sale al 22,3% nell’ultima settimana. La percentuale di popolazione lombarda, di contro, è circa un sesto di quella italiana, il 16,7 %.

“Questa situazione ha creato, come in tutto il resto del Paese, alcune criticità e rallentamenti nell’offerta del servizio tamponi – spiega una nota della Regione – Verificato l’aumento di incidenza e di richiesta di tamponi diagnostici per Sars-CoV2 sono state elaborate le indicazioni utili per razionalizzare l’offerta e garantire la possibilità di eseguire tamponi ove necessario”.

La Regione ricorda inoltre “che il sistema di testing a carico del SSR deve essere prioritariamente dedicato in forma esclusiva ai pazienti sintomatici e con richiesta da parte del MMG/PLS (tramite prenotazione informatica da ATS da MMG/PLS oppure tramite ricetta presentandosi direttamente)”.

La scala delle priorità per chiedere il tampone prevede: Priorità 1: casi sintomatici (con prenotazione di MMG o ATS); Priorità 2: guarigione (con stampato provvedimento di isolamento di ATS o prenotazione di ATS); Priorità 3: contatti stretti (fine quarantena), sorveglianza scuole e rientro da estero (con stampato provvedimento di isolamento di ATS o prenotazione di ATS); Priorità 4: green pass (farmacie o privato autorizzato).