Coronavirus, le regole del nuovo decreto: per un mese stop a meeting e manifestazioni, strette di mano e abbracci – VIDEO

VIDEO Il messaggio di Conte - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto che a livello nazionale definisce le misure per contrastare e contenere il coronavirus.
Monza, piazza del Duomo
Monza, piazza del Duomo Fabrizio Radaelli

Non solo la chiusura delle scuole e delle università fino al 15 marzo con attivazione, dove possibile, dell’e-learning. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato
un nuovo decreto
che a livello nazionale, quindi per tutta l’Italia, definisce le misure per contrastare e contenere il coronavirus.


Fino al 3 aprile 2020 il nuovo decreto prevede:

– Sospensione dei congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali in cui è coinvolto il personale sanitario, incaricato dello svolgimento servizi pubblici ed essenziali ed ogni altra tipologia di convegno sino al termine dell’efficacia del decreto;

– Sospensione di ogni manifestazione ed evento di qualsiasi natura in ogni luogo che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro;

– Gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e grado, in qualsiasi luogo, sono ammessi se svolti a porte chiuse (sia al coperto che all’aperto);

– Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;

– Sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

– Gli accompagnatori dei pazienti non possono permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza del pronto soccorso;

– Anche l’accesso dei parenti e visitatori nelle RSA o altre strutture a lunga degenza sono limitati ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;

– È consigliata l’utilizzo della modalità di smart working, anche se non prevista nel contratto del lavoratore;

Sono poi previste delle norme igienico-sanitarie. Queste:

– lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

– evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acutee. Comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;

– igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

– mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;

– evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri,anche durante l’attività sportiva;

– non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

– coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

– non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

– pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

– usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.


LA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO