Coronavirus: in crescita il numero dei ricoverati in Brianza, ancora nessuna traccia delle varianti a Monza

Mentre la Lombardia trema per il diffondersi della variante inglese che pare rappresentare il 30% dei positivi in regione, Monza e la Brianza ancora non ne registrano: anche se i ricoveri sono in risalita. Nei giorni scorsi 32 nuovi accessi all’ospedale San Gerardo.
Coronavirus Ospedale San Gerardo Monza - foto Areu/Martina Santimone
Coronavirus Ospedale San Gerardo Monza – foto Areu/Martina Santimone

Inglese, brasiliana, sudamericana e ora perfino “scozzese”. Mentre la Lombardia trema per il diffondersi della variante inglese che pare rappresentare il 30% dei positivi in regione ed è presente ormai in tutta Italia, in Brianza la situazione è costantemente monitorata, ma non risultano essere state ancora individuate varianti tra i pazienti in cura al San Gerardo.

La nuova conferma arriva dal direttore delle malattie infettive Paolo Bonfanti: «Al momento, tra i casi monitorati nei pazienti e negli operatori della Asst – ribadisce – non sono stati riscontrati forme legate alla variante inglese».
Più forte la presenza della variante inglese nel bresciano dove infatti i contagi sono raddoppiati negli ultimi 15 giorni, mentre tra Milano, Monza e Pavia la situazione sembra più contenuta.

A preoccupare i sanitari c’ è ora anche la “variante scozzese”, ovvero una variante della variante inglese, identificata a marzo scorso in Scozia e ritrovata in due pazienti di due comuni della provincia di Varese che infatti dopo Brescia e la città metropolitana di Milano è la quella che registra i numeri più alti.

Al San Gerardo di Monza la situazione appare sotto controllo anche se la direzione generale fa sapere che nell’ultima settimana è cresciuto il numero dei ricoveri in seguito ad accesso al pronto soccorso.

«Abbiamo avuto 25 ricoveri per Covid settimana scorsa – spiega il direttore generale Mario Alparone – mentre questa settimana siamo a 32 nuovi ingressi». Complessivamente sono 101 i pazienti ricoverati di cui otto in terapia intensiva.

Contemporaneamente dal 18 febbraio parte la campagna vaccinale per gli over 80 ed è in corso la fase 1bis destinata all’assistenza domiciliare, a chi risiede in comunità psichiatriche, ai farmacisti, dentisti, informatori scientifici del farmaco e sanità militare. Cominciano le vaccinazioni antiCovid per gli over 80 anche negli ospedali di Vimercate, Desio e Carate con circa un centinaio di pazienti al giorno suddivisi tra i tre punti di somministrazione.

Intanto salgono i dati dei ricoveri per coronavirus in meno di una settimana tra Vimercate e Desio, Carate Brianza e Seregno che sono complessivamente 128 secondo quanto comunicato dall’Asst Brianza mercoledì 17 febbraio.
Solo cinque giorni prima, ovvero il 12 febbraio i pazienti ricoverati erano in totale 110 solo nei nosocomi di Vimercate e Desio.

All’ospedale di Vimercate i ricoverati sono 68 di cui 18 con necessità di assistenza respiratoria (8 Cpap) e una persona che era in attesa di ricovero. A Desio 52 ricoverati di cui 23 con necessità di assistenza respiratoria (4 Cpap). Nessun paziente in attesa sal pronto soccorso. In aggiunta si registrato 7 casi a Carate Brianza e 1 a Seregno (senza necessità di assistenza respiratoria).