Coronavirus, il soccorso è in prima linea: l’impegno no stop di Croce Rossa e Croce Bianca brianzole

Ospedali, medici, istituzioni. Ma nell’emergenza Coronavirus in prima linea ci sono anche enti e organizzazioni di soccorso: l’impegno no stop di Croce Rossa Monza e Croce Bianca Biassono e Giussano.
Croce rossa italiana coronavirus soccorritori
Croce rossa italiana coronavirus soccorritori

Ospedali, medici, istituzioni. Ma nell’emergenza Coronavirus in prima linea ci sono anche enti e organizzazioni di soccorso impegnati nel sistema sanitario regionale di Emergenza urgenza. Agenzia reginale emergenza urgenza (Areu), Anpas, Croce Bianca Faps, Croce Rossa Italiana, Fvs, Soccorso Azzurro: la Consulta del Soccorso è unita per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.


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La Consulta del Soccorso, già nelle prime ore di domenica scorsa, si è riunita per fronteggiare l’emergenza ed è stata aggiornata costantemente sulle decisioni prese nell’unità di crisi regionale.

“Il Terzo settore è una componente indispensabile del sistema di Emergenza Urgenza gestito dal 118 lombardo, e si configura come soggetto attivo e propositivo per la programmazione regionale, collaborando in modo sinergico con la componente professionale del soccorso. La sede naturale di tale collaborazione e confronto è la Consulta del Soccorso che vede la partecipazione della Direzione Areu insieme a Anpas, Croce Bianca Faps, Croce Rossa Italiana, Fvs, Soccorso Azzurro”, commenta la Consulta del soccorso in una nota.

Prevista anche la possibilità di formare equipaggi misti, con volontari appartenenti ai diversi organismi a bordo dello stesso mezzo, per garantire continuità e qualità ai servizi sul territorio.

“Di fronte all’emergenza, dietro le diverse divise dei volontari e collaboratori, ci sono dei soccorritori, formati sotto il coordinamento di Areu e di Regione Lombardia, che giorno dopo giorno, senza alcuna distinzione, aiutano e sostengono i cittadini”, continua Areu.

Coronavirus, il soccorso è in prima linea: l’impegno no stop di Croce Rossa  e Croce Bianca brianzole
cri monza linate coronavirus

L’Unità di crisi della Croce rossa di Monza, che coordina tutte le attività e il personale impegnato nella gestione dell’emergenza coronavirus col supporto della Sala operativa locale (SOL), si è attivata h24 impegnando 6 operatori che lavorano su vari turni. La Cri ha aumentato il numero di mezzi di soccorso disponibili sul territorio con un’ambulanza aggiuntiva oltre a quella già attiva h24. E poi 3 tende pneumatiche preparate per essere rapidamente allestite in caso di bisogno disponibili su tutta la provincia; 150 volontari impegnati su vari turni dall’inizio della settimana.


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Continua l’attività di controllo negli aeroporti milanesi con l’intervento, dall’inizio dell’emergenza, di 45 volontari della Croce Rossa di Monza in aggiunta ai volontari degli altri Comitati della regione. In Brianza, quelli di Brugherio.

Per garantire ai volontari di operare in completa sicurezza sono stati effettuati ordini speciali di dispositivi per la protezione individuale (a disposizione esclusivamente del personale impegnato nell’emergenza): 500 mascherine FFP2 e 100 mascherine FFP3. Oltre a nuove scorte di guanti, camici monouso, calzari, copricapo e occhiali.

“I nostri operatori sono formati per la gestione dell’emergenza – spiega Andrea Paleari, delegato provinciale per le attività di emergenza gestite a livello monzese da Nicole De Togni – La gestione delle emergenze è una delle attività fondamentali di Croce Rossa Italiana che fa parte del Sistema Nazionale di Protezione Civile”.

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“Sono molto orgoglioso del lavoro svolto dai volontari – commenta Dario Funaro, presidente del Comitato di Monza della Croce Rossa – Formazione continua, professionalità, spirito di abnegazione e di sacrificio a servizio della collettività. Una settimana di grande impegno per il nostro Comitato, anche a livello economico. Per andare avanti abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.

La Croce Bianca di Biassono fornisce servizio di trasporto dei campioni di tampone dal laboratorio analisi dell’ospedale San Gerardo di Monza all’ospedale Sacco di Milano. Un servizio garantito tutti i giorni, e dallo scorso lunedì organizzato in quattro turni giornalieri: alle 2 di notte, alle 7, alle 12.30 e alle 18.30.

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«Da quando sono stati chiusi i centri per disabili e per anziani in seguito all’ordinanza regionale abbiamo molto diminuito il numero dei trasporti, mentre sono notevolmente aumentate le richieste di trasporto dei campioni di tampone diretti al Sacco – ha spiegato al Cittadino Giancarlo Carrer, da quarant’anni volontario della Croce Bianca – Prima il trasporto di campioni da analizzare diretti all’ospedale Sacco era un servizio sporadico, da una decina di giorni, invece, ci viene richiesto quotidianamente».

Il problema per loro è trovare nuove mascherine per il personale delle ambulanze previste almeno di secondo livello (quelle con il filtro, ndr) dalle direttive di Areu per ogni soccorritore.

La scorsa domenica, mentre la Regione decideva di chiudere le scuole, le palestre, i bar e i musei di tutta la Lombardia, Carrer si è attaccato al telefono per cominciare la ricerca di nuove mascherine. «Ne ho trovate una ventina che ci verranno consegnate a metà marzo.

Impegnata anche la Croce Bianca di Giussano: «Insieme al personale delle consorelle, di altre associazioni, della protezione civile e sotto il coordinamento di tecnici e sanitari di Areu rispondiamo con la professionalità che da sempre ci contraddistingue alle domande dei cittadini allarmati da questo nuovo virus. Perché oggi più che mai siamo e saremo al vostro fianco. Anche togliendo del tempo alle nostre famiglie, ai nostri figli, alle nostre fidanzate e ai nostri affetti più cari e mettendo in pratica il nostro motto “Ama il prossimo tuo come te stesso”».