Alla Brianza spettano circa 4 milioni 700mila euro dei 400 stanziati dal governo a favore dei Comuni per far fronte nell’emergenza coronavirus alle esigenze primarie dei nuclei famigliari in difficoltà.
L’80% del totale, 320 milioni, è stato ripartito tra le amministrazioni in base alla popolazione, il 20%, 80 milioni, è stato distribuito in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale.
I Comuni possono distribuire i fondi per l’acquisto di buoni spesa – prevede l’ordinanza – utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o per comprare e distribuire direttamente generi alimentari e prodotti di prima necessità.
I comuni per l’acquisto e la distribuzione dei beni possono avvalersi degli enti del terzo settore. I beneficiari e il relativo contributo tra nuclei familiari più esposti devono essere individuati dall’ufficio dei Servizi sociali di ciascun comune.
In Brianza il contributo più ampio va a Monza con 651.582 euro previsti, poi Lissone con 244mila euro, Seregno con 238mila, Desio con 222.300, Cesano Maderno con 214.800, Brugherio con 185.900. Tra i paesi più piccoli, ad Aicurzio e Camparada vanno 11mila euro.