«Oggi – aggiunge – era necessario un atto di responsabilità nei confronti dell’ente per votare atti fondamentali tra cui la convenzione della Cuc, propedeutica alla gestione del bandi del Pnrr» ma con la scelta del centrosinistra «volutamente strumentale alla campagna elettorale l’attività si ferma».
Luca Santambrogio ha commentato così la decisione delle opposizioni in consiglio provinciale di abbandonare l’aula dopo una frase della leghista Marina Romanò sul sindaco di Seregno, Alberto Rossi.
«Non voglio pensare – prosegue il presidente – che il clima elettorale abbia tolto lucidità rispetto ai doveri e alle prerogative che un consigliere deve sempre avere».
«Noi – replicano gli esponenti del centrosinistra – siamo sempre stati responsabili: più volte abbiamo garantito il numero legale in aula e nelle commissioni. Abbiamo accettato le scuse di Meroni, ma l’attacco di Marina Romanò ad Alberto Rossi dimostra una mancanza di consapevolezza di quello che è accaduto. I nostri non sono ricatti o pretesti, ma coerenza con i nostri valori».
Per evitare il rischio di bloccare il bilancio l’aula avrebbe potuto ratificare prima dell’avvio del dibattito l’ingresso del leghista Matteo Ratti in sostituzione di Andrea Villa, da ottobre assessore a Desio.