Consiglio provinciale: 877 amministratori di Monza e Brianza alle urne per il rinnovo

Nel weekend la tornata biennale per via Grigna: sabato il voto di 877 amministratori di Monza e Brianza, domenica lo scrutinio per conoscere i nomi del nuovo consiglio provinciale. Sul voto l’aria di un possibile potenziamento dell’ente con un ddl collegato alla legge di bilancio nazionale.
Elezioni provincia Monza Brianza - foto d’archivio
Elezioni provincia Monza Brianza – foto d’archivio Fabrizio Radaelli

Potrebbe avere qualche potere in più il consiglio brianzolo che sarà eletto sabato 18 dicembre: un disegno di legge collegato alla manovra finanziaria 2022 prevede il ritorno delle giunte formate da tre assessori, che riceveranno un’indennità, nelle province con meno di un milione di abitanti e da quattro nelle altre.

Il Consiglio dei ministri dovrebbe pronunciarsi sul provvedimento nei prossimi giorni: la proposta, se approvata, potrebbe avviare una sorta di percorso di rinascita degli enti depotenziati nel 2014 dalla legge Delrio. Ora, infatti, presidenti e consiglieri non percepiscono alcun compenso. Il ripensamento, almeno per il momento, non riguarderà le modalità di elezione: le province rimarranno, quindi, organismi di secondo livello designati dagli amministratori comunali.

Sabato in Brianza 877 tra sindaci e consiglieri comunali voteranno dalle 8 alle 20 al seggio allestito in via Grigna: a contendersi i sedici posti dell’assemblea ci saranno i candidati della coalizione di centrodestra Insieme per la Brianza, della Lega e del raggruppamento di centrosinistra Brianza rete comune.

Il risultato non appare scontato come potrebbe suggerire la mappa politica del territorio in cui il centrodestra è tornato a prevalere dopo le amministrative di ottobre: il Pd e i suoi alleati potrebbero essere premiati dall’attribuzione dei resti mentre sul Carroccio potrebbe pesare la recente polemica che ha portato all’esclusione dalla lista del lissonese Fabio Meroni, dopo le farsi postate online riguardo la senatrice a vita ed ex deportata Liliana Segre: il partito non ha inserito l’ex sindaco tra i candidati, sebbene siano poi arrivate le sue scuse e la rinuncia alle deleghe provinciali (mentre il centrosinistra ha insistito sulle sue dimissioni).

Dallo scrutinio, in programma domenica 19 dicembre, potrebbe uscire un consiglio senza maggioranza, come l’attuale in cui i due fronti hanno otto rappresentanti ciascuno, con il presidente Luca Santambrogio a far da ago della bilancia. Fino all’ultimo tutti tenteranno di tirare per la giacca gli esponenti delle liste civiche moderate mentre resta da capire quanti pentastellati parteciperanno alla consultazione dopo il mancato accordo per le liste con i democratici.

I votanti possono esprimere una sola preferenza per una delle tre liste ammesse

La lista n. 1 è Insieme per la Brianza: Borgonovo Riccardo, Monguzzi Nicolas Pietro, Rebosio Claudio, Santese Vito Michele, Alfieri Piero Angelo, Bulzomì Michele, Corsaro Agata Lucia, Falasconi Veronica, Marinelli Valeria, Mauri Letizia, Mauro Maurizio, Mortula Maria, Pozzi Sara,Turati Arianna, Usai Gabriel;

Lista n. 2, Lega Brianza Autonomia Libertà: Romanò Marina, Boffi Valeria, Cadorin Maria Gabriella, Cambiaghi Martina, Casati Antonella, Gariboldi Cesare Maria, Ghezzi Fabio, Ferrario Eriberto Eugenio, Santoro Emanuele Salvatore, Trezzi Edoardo, Varisco Gabriele;

Lista n. 3, BrianzaReteComune: Battaglia Cinzia, Bernareggi Chiara, Cicardi Pietro Giovanni Maria, Corti Mariambrogia, Di Paolo Vincenzo Alessandro, Facciuto Francesco, Garofalo Giorgio, Martello Carmela Iluminata (Melina), Monguzzi Concettina, Monti Giorgio, Pagani Fabrizio, Radavelli Morena, Riva Egidio, Rossi Alberto, Sironi Simone, Tettamanzi Maria Giovanna Giuseppina.

“L’election day del 18 dicembre per le Province italiane ci auguriamo possa segnare finalmente un punto di svolta per guardare oltre gli effetti negativi che la legge 56/2014 ha avuto su questi Enti. Adesso ci aspettiamo una decisione forte con la riforma della Delrio per avviare quel percorso necessario a restituire dignità amministrativa, funzionale ed economica: la sfida del Pnrr chiama le Province ad avere un ruolo da protagoniste per lo sviluppo dei territori di riferimenti. Non possiamo più rimandare”, dichiara il presidente della Provincia MB, Luca Santambrogio.