Confcommercio si schiera per l’autodromo di Monza: «Servono risorse anche dal Pnrr»

La Confcommercio di Milano, Monza e Lodi si schiera in difesa dell’autodromo e del Gran premio e chiede al parlamento di approvare l’emendamento che destina fondi per il circuito. Sangalli: «Servono risorse anche dal Pnrr».
Carlo Sangalli
Carlo Sangalli

Confcommercio si schiera in difesa dell’autodromo di Monza e chiede al parlamento di approvare l’emendamento alla legge di bilancio che destina fondi di Stato al circuito. A prendere posizione è direttamente il presidente Carlo Sangalli, che guida l’associazione di categoria per Milano, Monza e Brianza, Lodi.

“È necessario approvare in Parlamento l’emendamento che integra per il Gran Premio d’Italia a Monza gli stanziamenti già previsti per il settore nella legge di Bilancio – si legge in una nota – . E nello stesso tempo destinare una quota dei fondi Pnrr per gli indispensabili lavori di riammodernamento necessari a garantire la presenza dell’autodromo di Monza nel circuito internazionale di Formula uno”.

Confcommercio ricorda che nella legge di bilancio in discussione a Roma ci sono i finanziamenti per Imola e il suo gran premio, ma non per Monza. “Ma soprattutto l’autodromo di Monza dev’essere ristrutturato, con conseguente ingente spesa, che, da solo, senza supporti di sistema Paese, non può sostenere. Peraltro, la convenzione rinnovata fra il Comune di Monza e Aci – che ha in gestione l’Autodromo – ha come condizione imprescindibile lo svolgimento, nell’autodromo, del Gran premio d’Italia di Formula uno”.

Sul piatto Sangalli mette sia le ripercussioni occupazionali per chi nel circuito nazionale lavora, sia le conseguenze per l’economia del territorio, dal momento, dice, che “l’autodromo garantisce un indotto molto rilevante per il turismo, nuovamente falcidiato dalle misure restrittive per il contrasto al Covid, con ripercussioni per alberghi, bar e ristoranti, catering e le tante attività commerciali del territorio”.