Non c’è solamente il dramma dei 52 lavoratori del negozio di Cesano Maderno. Il fallimento della Shernon, la società che gestiva il Mercatone Uno e i suoi 55 negozi sparsi su tutto il territorio nazionale, ha agitato le notti anche di molti clienti che hanno versato almeno una parte dei soldi per acquistare i loro mobili senza vedersi consegnare mai niente.
Un fenomeno su scala nazionale che trova riscontri anche in Brianza, dove Federconsumatori si sta muovendo: «Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di beffa ai danni dei consumatori -spiega l’associazione consumatori vicina alla Cgil- dove la gente ha pagato gli articoli, magari tramite finanziamento, e poi rischia di non ottenere nulla. Purtroppo questa problematica ci è tristemente nota, basti pensare al fallimento di Aiazzone o di Artigiani Brianza. Federconsumatori Monza e Brianza in questo caso è pronta a supportare i cittadini e ovviamente siamo vicini a tutti i lavoratori e alle loro famiglie in questa tremenda situazione».
In Brianza si sarebbero fatte avanti almeno una ventina di persone che si trovano in queste condizioni. «C’è anche chi -dice Alessandro Cherubin, di Federconsumatori Monza Brianza- non ha ritirato la merce ma ha fatto un finanziamento. Alcuni sono partiti e hanno cominciato a pagare. Bisogna bloccarli».
Per spiegare alle persone in queste condizioni come ci si può muovere per tentare di far valere le proprie ragioni è stata indetta un’assemblea che si terrà l’11 giugno alle 18 all’Auser di Cesano Maderno.
Intanto di allungano i tempi per la cassa integrazione dei dipendenti. L’amministrazione straordinaria, infatti, è scaduta e la strada per concedere gli ammortizzatori sociali alle persone rimaste senza lavoro è più in salita di quanto si pensasse in un primo momento.