Benvenuto presidente. Ma come si gestisce e chi paga la fotografia di Mattarella?

Consigli comunali, uffici istituzionali, aule scolastiche. Solo alcuni dei luoghi dove per legge deve campeggiare la fotografia del presidente della Repubblica. Ma come funziona e quanto costa cambiare Giorgio Napolitano con Sergio Mattarella? Ecco la risposta a Monza.
Benvenuto presidente. Ma come si gestisce e chi paga la fotografia di Mattarella?

Quasi cinquecento euro in Comune, oltre mille nelle scuole dalle materne alle superiori, qualche decina negli altri uffici pubblici: è quanto si sborserà a Monza per esporre i ritratti ufficiali di Sergio Mattarella.
Le fotografie, per legge, devono campeggiare nelle sale dei consigli comunali, negli uffici dei sindaci, degli amministratori locali e dei rappresentanti delle istituzioni. Le spese, come si direbbe in casi del genere, sono a carico dei proprietari dei locali o degli affittuari. Detto in poche parole le foto non vengono distribuite gratuitamente dal Quirinale, ma sono vendute. Ed è quasi scontato che vadano comprate.
Una copia, cornice compresa, costa in media 26 euro: in municipio ne ordineranno una quindicina mentre le scuole, in genere, ne compreranno solo una.

Il giro d’affari che ruota attorno ai quadri è, in ogni caso, notevole. Gli acquirenti, oltretutto, sono legati a percorsi prestabiliti e che lasciano poco spazio alla fantasia: gli enti pubblici devono individuare il distributore a cui rivolgersi attraverso il mercato elettronico. Gli ordini, quindi, possono partire solo dopo una attenta valutazione delle condizioni di acquisto proposte.
I presidi, invece, hanno qualche margine di manovra in più.

«A ogni elezione – afferma Vincenzo Di Rienzo dello Zucchi – arrivano le pubblicità dei rivenditori autorizzati e noi scegliamo il più conveniente». Qualcuno compra il pacchetto completo, altri solo la stampa e ricicla la vecchia cornice.

C’è, poi, chi riesce ad ottenere i ritratti a costo zero: in Provincia sono pronti a scaricare l’effigie di Sergio Mattarella non appena sarà pubblicata sul sito del Quirinale, nella sezione riservata agli enti pubblici. I funzionari dell’Economato di via Grossi dovranno attendere, come tutti i loro colleghi italiani, ancora qualche giorno: la galleria dedicata ai presidenti della Repubbica non è stata ancora aggiornata ed è ferma a Giorgio Napolitano. Una spesa di 26 euro sarà anche irrisoria, ma per l’organismo di area vasta ogni euro vale una fortuna. Da quelle parti, del resto, sono proprio brianzoli fino in fondo tanto che anche all’epoca della nomina di Napolitano nessuno ha messo mano al portafogli e l’immagine è stata scaricata.

In Italia, però, c’è anche chi non è tenuto ad esporre il volto del capo dello Stato: nelle scuole paritarie la presenza della fotografia è facoltativa. Proprio per questo motivo non si trova in tutti gli istituti: sulle pareti dei plessi di ispirazione religiosa non possono mancare il papa e il fondatore dell’ordine o della congregazione di riferimento. A volte compare qualche santo e qualche cardinale, ma non sempre spicca il presidente.