Arcore: presa a martellata la foto sulla tomba dell’ex sindaco Roberto Mandelli

L’atto nella notte tra mercoledì e giovedì al cimitero di Arcore. Decisa condanna del sindaco Rosalba Colombo: «Azione becera, chi l’ha fatta è un uomo indegno»
Arcore: presa a martellata la foto sulla tomba dell’ex sindaco Roberto Mandelli

Gesto mirato o atto di vandalismo, la condanna è netta e unanime: una cosa ignobile. La foto sulla tomba dell’ex sindaco socialista Roberto Mandelli al cimitero comunale è stata presa a martellate.

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Parrebbe successo nella notte tra mercoledì e giovedì. Il danno è circoscritto alla foto del defunto e nessun’altra lapide sembra essere stata toccata. Per questo non si esclude che l’episodio nasconda un’intenzione mirata. Difficile per tutti credere a una simile versione, considerato il profilo di Roberto Mandelli, non solo uomo delle istituzioni, ma noto anche per essere un gentleman della politica, un professionista stimato e una persona di particolare cortesia.

Un commento a caldo è arrivato dal sindaco Rosalba Colombo attraverso i social: “Dopo il taglio delle gomme dei pulmini del Volontariato, lo sfregio alla memoria e dunque alla figura di Roberto è una azione precisa, voluta, malvagia, becera, pericolosa. Questa azione non rappresenta Arcore. Cara città, serve una reazione di condanna forte, di tutti. Serve che in tutti scatti il senso di repulsione verso atti cosi incivili. Chi l’ha commesso è un uomo indegno”. E, a chiudere, un pensiero di solidarietà alla famiglia di Mandelli.

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Mandelli è stato un vero pilastro della vita amministrativa arcorese dagli anni 70 fino al governo Nava (inizio 2000) nel quale era assessore ai Servizi Sociali. Il sindaco gli attribuisce il merito di avere ideato l’impianto dei Servizi sociali del Comune, nato tra il 1975 e il 1985 e diventato un punto di forza della città. Alla sua figura, sia personaggi di spicco che gente comune hanno sempre riconosciuto autorevolezza, onestà intellettuale, sensibilità.