Arcore, la Casa del Lavoratore rinasce: ospiterà il centro socio educativo

Le serrande sono abbassate da più di un anno: ora la Casa del Lavoratore di Arcore, in via Roma, rinasce grazie alla Piramide Servizi e al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus. Ospiterà il centro socio-educativo.
Arcore casa del lavoratore
Arcore casa del lavoratore Michele Boni

Rinasce la Casa del lavoratore di Arcore grazie alla Piramide Servizi e al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus.

Nei giorni scorsi sono usciti i risultati del bando promosso da Cariplo e Fondazione Monza e Brianza a cui ha aderito la Piramide Servizi che gestisce il centro sociale “La Vite” e appartiene al grande arcipelago dell’Associazione del volontariato di Arcore. E sono arrivate le buone notizie.
Ad Arcore, grazie a un contributo di 175mila euro, la Cooperativa Sociale La Piramide potrà ristrutturare la Casa del lavoratore per ridare vita ad un luogo storico della città, associando una finalità sociale. A fine lavori infatti la struttura potrà accogliere il Centro socio educativo “La Vite”, che ospita una trentina di persone con disabilità psichica, tra 20 e 65 anni, con attività aperte anche a tutta la comunità.

«Siamo veramente contenti di questo contributo a fondo perso messo a disposizione dalle due associazioni – ha affermato Everardo Galbiati, presidente della cooperativa la Piramide -. Per l’anno 2018 ci siamo posti un progetto ambizioso: ristrutturare un edificio storico, sito nel centro di Arcore, per riportarlo a nuova vita, dando una nuova sede a “La Vite”. L’intento sotteso al trasferimento in una sede più centrale è quello di realizzare un’azione di tipo inclusivo nei confronti della disabilità. L’inserimento nel tessuto sociale cittadino potrà portare positivi benefici in termini di interscambio con la cittadinanza, di vivibilità e di occasioni di socializzazione. Sono tanti i cittadini di Arcore che intendono condividere la gioia di costruire qualcosa di grande per il territorio».

La ristrutturazione della Casa del lavoratore ha un costo di ben 600mila euro per un’area su più piani di circa 600 metri quadri. Un investimento importante che riguarda la popolazione arcorese perché «l’intento è di mettere a disposizione uno spazio per i cittadini e le associazioni per organizzare conferenze, incontri o mostre laddove finora c’era il bar, mentre ai piani superiori continuare coi nostri laboratori per gli ospiti» prosegue Galbiati.

C’è una certa soddisfazione anche da parte di Ernesto Migliavacca, presidente della Fondazione Sergio Colombo che sottolinea come «ridare vita a un locale storico come questo ha sicuramente un valore sociale importante per “La vite” , per Arcore e per tutto il nostro arcipelago di realtà che fanno capo all’Associazione del volontariato. Nel cuore del paese saranno radunate tutte le nostre attività. Basti pensare che a poche centinaia di metri di distanza sorge casa Perego, dove è partito da qualche tempo il progetto “Abitare la comunità”».

«Ripartirà un edificio costruito negli anni ’40 – aggiunge il presidente dell’Associazione del volontariato Stefano Viganò -. Sarà una grande occasione per integrare i ragazzi della Vite nel paese una volta di più, oltre a essere nel centro di Arcore. Speriamo quanto prima di iniziare coi lavori».

La Casa del Lavoratore era rimasta chiusa dal dicembre 2016, quando la vecchia proprietaria ovvero “La ricostruttrice” aveva deciso, di fronte a difficoltà economiche, di abbassare la saracinesca su una struttura sorta nell’immediato dopoguerra. Ora la proprietà dello stabile è passata alla Piramide che lascerà intatta la scritta Casa del lavoratore.