Arcore, il pediatra Paolo Arosio in pensione: notizia amara per oltre 700 genitori

Arosio rivestiva il ruolo da una quindicina d’anni, con pazienti da Arcore, ma anche da Usmate, Lesmo e dintorni che riceveva nello studio di via Gilera.
Paolo Arosio
Paolo Arosio Valeria Pinoia

In agosto il dottor Paolo Arosio, 70 anni, pediatra di famiglia, è andato in pensione. Amara notizia per le famiglie di oltre 700 bambini che avevano nel pediatra il loro punto di riferimento. Arosio rivestiva questo ruolo da una quindicina d’anni, con pazienti da Arcore, ma anche da Usmate, Lesmo e dintorni che riceveva nello studio di via Gilera.

Prima di approdare ad Arcore ha trascorso una vita nella Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale di Monza e, prima ancora, fresco di studi, ha lavorato negli Stati Uniti, nel settore della fisiopatologia respiratoria. Un’esperienza che Arosio si è portato dietro come prezioso bagaglio: «Ho continuato a fare il volontario in Terapia Intensiva e penso che proseguirò».

Quello che non può proseguire è il rapporto con le famiglie dei suoi piccoli pazienti, «la parte più importante e più bella del lavoro che ho fatto negli ultimi 15 anni ad Arcore». Durante l’intervista al tavolino di un bar una mamma con due bambini passa via e si ferma: «Volevo ringraziarla per tutto -dice al dottore- ci dispiace molto che non ci sia più».

La pensione per Arosio non coinciderà però con qualche buen retiro, «perché in fondo quando fai un mestiere come questo, non smetti mai del tutto». Nel futuro un impegno nel volontariato: «L’ultima dei miei quattro figli, Agnese, 28 anni, ha la sindrome di down: gliel’ho diagnosticata io alla nascita in sala parto. Da qui sono nate relazioni e iniziative che mi hanno portato a fondare l’associazione Amici di Giovanni che tuttora presiedo, un gruppo interno alla più nota associazione nazionale Famiglie per l’accoglienza»