Arcore: è morto l’ex partigiano e sindacalista Ambrogio Riboldi, aveva 96 anni

Lutto ad Arcore per la morte di Ambrogio Riboldi, ex partigiano: è stato anche sindacalista e amministratore comunale, fino a diventare vicesindaco. Il ricordo dell’Anpi cittadina.
Ambrogio RIboldi a una iniziativa con il fazzoletto tricolore al collo
Ambrogio RIboldi a una iniziativa con il fazzoletto tricolore al collo Michele Boni

«Davanti al fascismo non si arretra mai»: così ripeteva il partigiano arcorese Ambrogio Riboldi e con le sue parole lo ricorda l’Anpi della sua città, che aggiunge: “Oggi siamo un po’ più soli e smarriti”.

Riboldi è morto tra venerdì 4 e sabato 5 settembre: era nato nella stessa Arcore il 18 dicembre 1923 e avrebbe quindi compiuto 97 anni tra pochi mesi. “ Se ne va un Partigiano, un simbolo di questo paese, un uomo che per difendere i propri ideali di libertà, democrazia, giustizia sociale e uguaglianza fin da giovanissimo non ha esitato a lottare. Se ne va la nostra guida, il nostro amato Presidente Onorario Ambrogio Riboldi che fino all’ultimo giorno della sua lunga vita si è impegnato in questa associazione al nostro fianco”.

Durante il fascismo, sbandato dopo avere rifiutato la chiamata alle armi della Repubblica di Salò, è entrato in contatto con Giuseppe Centemero, comandante della 104esima Brigata Garibaldi. Arrestato all’inizio del 1945, viene portato a San Vittore a Milano, viene liberato il 25 aprile: “Un gruppo di persone in paese raccoglie dei soldi per corrompere chi può risparmiar loro la pena di morte” ricorda Anpi. Ha poi lavorato alla Gilera e alla Bianchi di Milano, svolgendo attività sindacale. Tra il 1975 e il 1985 è stato amministratore comunale, fino a ricoprire il ruolo di vicesindaco.

“Le sue memorie, i suoi insegnamenti non saranno mai dimenticati, ma rimarranno come valori, testimonianze e soprattutto come indicazioni precise che l’Anpi di Arcore dovrà seguire – scrive la sezione dell’associazione partigiani – . Questo è l’impegno che prendiamo in questo momento difficile, perché abbiamo il dovere di difendere la sua eredità e di diffondere i valori in cui lui e i suoi compagni hanno sempre creduto.Bella Ciao Partigiano Ambrogio, ora riposa sereno ci prenderemo noi cura della tua amata Italia”.