Aicurzio: cittadinanza onoraria al “Bernareggino” Pasquale Galbusera autore dell’opera “Le tre grazie”

Onorificenza al 77enne originario del paese e che risiede a Vimercate. La scultura, dedicata all’universo femminile, è stata installata nel 2019 in piazza della Parrocchia. Il suo approccio al mondo dell’arte è iniziato sin da bambino e negli anni la produzione artistica ha spaziato tra pittura e scultura.
Pasquale Galbusera detto il "Bernareggino"
Pasquale Galbusera detto il “Bernareggino”

Aicurzio premia con la cittadinanza onoraria il “Bernareggino” Pasquale Galbusera. Durante la seduta del consiglio comunale di lunedì 26 aprile l’amministrazione ha infatti insignito dell’onorificenza il noto artista originario di Bernareggio che nel 2019 aveva omaggiato il comune con la sua opera scultorea “Le tre grazie” che impreziosisce la piazza della Parrocchia.

«Naturalmente non serve Aicurzio per dire che artista straordinario sia il “Bernareggino” – spiega il sindaco Matteo Baraggia -. Ci ha omaggiato con la sua opera, gliene saremo sempre grati e questo gesto era il minimo che potessimo fare. La madre oltretutto era originaria proprio di Aicurzio e la statua stessa è un inno alle donne».

Galbusera, classe 1943, risiede a Vimercate. Il suo approccio al mondo dell’arte è iniziato sin da bambino e negli anni la produzione artistica ha spaziato tra pittura e scultura. Sono diversi i paesi del vimercatese ad essere stati fonte delle sue opere.

Oltre al momento ufficiale di lunedì presto potrebbe esserci anche la consegna ufficiale, in presenza: «La statua è stata installata nel 2019. Speravamo di riuscire a organizzare un’occasione bella, in presenza. Abbiamo rinviato per un po’ ma è passato più di un anno e allora abbiamo deciso di procedere. Quello di lunedì è stato un passaggio formale e speriamo che nei prossimi mesi si riesca a fare un momento in presenza per la consegna del diploma e dell’onorificenza».

Durante l’assise la cittadinanza onoraria è stata consegnata anche al “Milite ignoto”: «Quest’anno cade il centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria – prosegue Baraggia -. Questo però vuole essere un richiamo anche alle vittime del Covid e un omaggio a chi ha lavorato duramente in questi mesi sia in campo medico, infermieristico sia come servizi».