Addio a don Ampellio Rossi, amatissimo parroco di Binzago

È morto don Ampellio Rossi, per sedici anni amatissimo parroco di Binzago a Cesano Maderno dove aveva introdotto il rintocco delle campane per festeggiare ogni nuovo nato. Era stato anche a Monza nella chiesa di San Gerardo. Funerali giovedì a Cassano Magnano.
Cesano Maderno Don Ampellio Rossi
Cesano Maderno Don Ampellio Rossi Cristina Marzorati

È morto don Ampellio Rossi, per sedici anni amatissimo parroco di Binzago a Cesano Maderno e anche vicario parrocchiale di San Gerardo a Monza dal 1969 al ’75. È scomparso nella notte tra lunedì 1 e martedì 2 marzo, aveva 84 anni. Ne avrebbe compiuti 85 il primo aprile prossimo.
L’aggravarsi del suo stato di salute non ha lasciato scampo. Il Covid-19 non c’entra nulla. Da quando aveva lasciato Binzago, il primo settembre del 2010, don Ampellio era stato indirizzato alla comunità pastorale San Maurizio a Cassano Magnago con incarichi pastorali e qui è rimasto attivo, nei limiti delle sue condizioni, praticamente sino al giorno della morte.

I funerali sono in programma nella chiesa parrocchiale di Cassano nel pomeriggio di giovedì 4 marzo. Binzago invece l’ha ricordato con due distinti momenti di raccoglimento e preghiera: martedì 2 marzo, giorno della sua morte, alle 21 in chiesa è stato recitato il rosario in suo suffragio (trasmesso anche in streaming) e mercoledì 3 marzo alle 20.30 è in programma una messa.

Nato il primo aprile del 1936 a Bolladello, in provincia di Varese, era il 1994 quando la sua strada finalmente si è incrociata con Binzago: il 10 ottobre don Ampellio aveva fatto il suo ingresso ufficiale nelle vesti di parroco nella chiesa Beata Vergine Immacolata. Vi è rimasto sino al primo di settembre del 2010, sedici anni che hanno lasciato il segno. Don Ampellio con la sua voce possente, il suo modo di fare schietto, la sua forte presenza spirituale e fisica ha conquistato tutti. È stato vicino ai ragazzi, per lui l’oratorio era un punto di forza che andava sostenuto e valorizzato. I giovani per don Rossi erano il futuro e l’ha dimostrato anche quando aveva deciso d’introdurre il risuonare fragoroso delle campane, per festeggiare la nascita di ogni bambino. I rintocchi erano alle 13 in punto. La tradizione prosegue ancora oggi.

Nel 2009 era stato premiato come cittadino benemerito di Cesano Maderno. Indimenticabile poi il suo lato “bianconero”: Don Ampellio era uno juventino sfegatato. Immancabili e divertenti gli sfottò con i fedeli in maggioranza nerazzurri.