25 aprile: bandiera neofascista dalla finestra a Vimercate, la denuncia dell’Anpi

Una bandiera neofascista rossa con la croce celtica è stata esposta il 25 aprile alla finestra di un’abitazione in via Pierino Colombo a Vimercate, nel centro storico. Denuncia dell’Anpi. In giornata anche un fuoriprogramma: il corteo è partito in anticipo lasciando indietro, tra gli altri, proprio il presidente locale dell’associazione.
Bandiera croce celtica Vimercate 25 aprile
Bandiera croce celtica Vimercate 25 aprile

Una bandiera neofascista rossa con la croce celtica è stata esposta il 25 aprile alla finestra di un’abitazione in via Pierino Colombo a Vimercate, nel centro storico. Un simbolo diventato il marchio dell’estrema destra italiana negli ultimi decenni che non è passato sotto silenzio nel giorno della festa della Liberazione, con l’Anpi di Vimercate che, oltre a denunciare l’iniziativa come “un’offesa alla memoria nella nostra città insignita della Medaglia d’argento al Merito Civile”, chiede alle autorità locali di individuare il responsabile e “applicare le leggi che puniscono l’apologia del fascismo, l’istigazione al razzismo, l’organizzazione di iniziative che richiamino simboli ed atteggiamenti di tipo fascista”.

Il passaparola sulla presenza della bandiera è iniziato la sera del 25 aprile, probabilmente perché non è subito stata notata in quanto esposta ai piani alti di un casa nella stretta via nel centro storico, mentre venerdì mattina il presidente locale dell’associazione partigiani, Savino Bosisio, ha diffuso un comunicato: “Non possiamo più tollerare e sottovalutare queste provocazioni”, denuncia l’Anpi di Vimercate sottolineando che l’episodio oltre a essere stato organizzato il 25 Aprile è accaduto nella strada dedicata a Pierino Colombo, uno dei 6 partigiani martiri vimercatesi.
L’Anpi chiede l’applicazione delle leggi Scelba e Mancino contro l’apologia del fascismo mentre “noi – prosegue il comunicato – continueremo comunque ad opporci ad ogni manifestazione o gesto di tipo fascista. Noi vogliamo che la nostra Italia diventi davvero quel Paese antifascista, democratico, solidale che i combattenti per la libertà hanno sognato e per il quale si sono battuti e, tanti, si sono immolati”.

La giornata del 25 Aprile era invece iniziata con le tradizionali celebrazioni del 74esimo anniversario della Liberazione, un evento che quest’anno ha avuto anche un piccolo fuoriprogramma. Rispetto a precedenti edizioni sono stati cambiati gli orari del cerimoniale, anticipando alle 8.30 la messa nel santuario Beata Vergine e quindi fissando per le 9.45 il ritrovo in piazza Martiri Vimercatesi per l’avvio del corteo istituzionale.
Ma giovedì mattina non tutte le fasi del programma hanno seguito l’orologio, tanto che terminata la messa e riunito chi vi aveva partecipato nel piazzale, è partito il corteo guidato da gonfaloni, banda e sindaco. Però erano ancora le 9.30: una partenza anticipata persa da chi non era a messa e si è presentato nel piazzale per le 9.45, tra cui alcuni consiglieri comunali di centrosinistra come Mariasole Mascia e Mattia Frigerio, oppure lo stesso presidente dell’Anpi Bosisio. Un gruppo che è poi stato atteso dal corteo al cimitero per proseguire nelle successive tappe, con l’omaggio del sindaco al monumento ai Caduti in piazza Unità d’Italia e poi i discorsi ufficiali a Palazzo Trotti.