Seconda vittoria in carriera, riscattate le deludenti gare in Australia e Malaysia, prima storica vittoria e doppietta per la Red Bull: il Gran Premio di Cina, terzo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1, lancia in paradiso Sebastian Vettel, che, partito dalla pole position, a Shanghai ha dominato dall’inizio alla fine. "Sono felicissimo, è la seconda volta che vinco sul bagnato, la macchina è stata fantastica per tutta la gara e per questo è doveroso ringraziare tutto il team per il grande lavoro fatto", ha detto il ventunenne tedesco dopo la corsa. "Avevamo avuto qualche problema di affidabilità, ma lavorando anche di notte abbiamo messo a posto le cose. Questo rende l’idea di quanta qualità ci sia in questo team. Entrambe le monoposto hanno finito la gara e per la Red Bull è arrivata anche una incredibile doppietta".

Pur benedicendo la pioggia, Vettel ha ammesso che le condizioni in cui si è corso sono state difficilissime ed ha apprezzato la "giusta" decisione della direzione di far partire la corsa con la safety-car in pista per i primi otto giri. "C’é sempre stato il rischio di finire in aquaplaning, alcuni giri di più, altri meno", ha detto Vettel. "Sapevo di avere adottato una strategia molto stretta all’inizio, quindi ho dovuto spingere da subito per allungare sul gruppo, ed è andata esattamente così. Devo però anche ammettere che io ho potuto guidare nelle migliori condizioni, senza monoposto davanti, quindi ho potuto guidare in maniera relativamente tranquilla. Relativamente viste le condizioni della pista".

Nel finale il tedesco ha pensato solo ad evitare e errori e a condurre in porto la gara: "A dieci giri dalla fine ho potuto osservare chi mi seguiva e limitarmi a tenere quel passo. Ho cercato di tenere tutto sotto controllo, ma non è stato comunque facile. Volevo portare la macchina a casa. E negli ultimi due giro – ha concluso Vettel – ho pensato solo ad evitare qualunque rischio".
Apcom