Tokyo 2020, Maggio chiude la finale all around tra le top 20: «Tanta felicità, la mia carriera piena di infortuni»

Con la finale all around Martina Maggio ha chiuso la sua prima esperienza olimpica: Tokyo 2020 le ha portato un quarto posto a squadre e il 19esimo nel concorso generale individuale. E tanta felicità dopo tanti infortuni.
Ginnastica Martina Maggio, a sinistra, Olimpiadi Tokyo 2020 con Alice D’Amato - foto Federginnastica
Ginnastica Martina Maggio, a sinistra, Olimpiadi Tokyo 2020 con Alice D’Amato – foto Federginnastica

Diciannovesimo posto per Martina Maggio, neo ventenne di Villasanta, nella finale All Around delle olimpiadi di Tokyo 2020. Ha chiuso i quattro attrezzi con il totale di 52.565, una manciata di centesimi avanti alla compagna di squadra Alice D’Amato (51.899).

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La ginnasta nata nella Robur et Virtus ha guadagnato posizioni rispetto alle qualificazioni (era 21esima) e per una fase di gara ha viaggiato al decimo posto. Ad accompagnarla per tutta l’esperienza giapponese in dolore al ginocchio accusato il primo giorno nella prova podio e che l’ha costretta a rivedere i suoi esercizi, ma non a rinunciare alla grande prova a squadre chiusa al quarto posto.

“Ho dovuto semplificare la riga in avanti al corpo libero togliendo il doppio teso, per il solito problema al ginocchio che mi assilla dalla prova podio –ha raccontato a Federginnastica l’atleta delle Fiamme oro – ma sono contentissima di come è andata la finale. Non avevo nulla da perdere, anzi, al contrario, volevo proprio godermela. C’è stata una piccola imperfezione alle parallele, per il resto nulla da dire. Adesso me ne andrò con tanta felicità nel cuore, perché la mia carriera è stata complicata, piena di infortuni, ed essere qui era già un grande traguardo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungerlo: i miei tecnici, la mia famiglia e, in modo particolare, il mio fisioterapista, Salvatore Scintu, che mi ha rimesso in piedi. Sono felice per Suny (l’americana Sunisa Lee), è una ginnasta molto forte, una bravissima persona e, sinceramente, io tifavo per lei. Seguiremo Vanessa dall’Italia, è il suo momento. Se lo merita, ha tanta esperienza. Deve pensare soltanto a fare il suo. Forza Vany, sventola il tricolore anche per noi”.

La medaglia d’oro è stata vinta dall’america Sunisa Lee davanti alla brasiliana Rebeca Adrade e alla russa Angelina Melnikova.