Simone Brusa vince e convince. E ora può iniziare a pensare con convinzione di puntare a quel titolo italiano della categoria Supermedi che gli era sfuggito nel 2019 e che resta tuttavia alla sua portata. Allenato dal padre Orazio, Brusa a Como nei giorni scorsi, in una serata di boxe in piazza Beretta, ha sconfitto l’ucraino Serhii Ksendzov che vanta un ottimo curriculum. A maggio aveva già dato prova della sua classe dopo un lungo periodo di inattività. Per il pugile cesanese sono in programma due incontri da qui a fine anno. La scalata al titolo italiano sarà a tutti gli effetti nel 2025. “Al momento non è ancora pronto per fare il grande salto – racconta il padre Orazio -, ma lo prepareremo a dovere per tentare la conquista del titolo. Le qualità di certo non gli mancano, la determinazione nemmeno”. Non si tratta semplicemente delle parole di un genitore che sogna un futuro di successo per il figlio. Orazio di pugilato se ne intende. Eccome. In casa non sono cresciuti con il biberon, ma con i guantoni. Si tratta di una famiglia di pugili. Simone, che ora sogna il titolo dei Supermedi, è la terza generazione. Il primo a lasciare la sua firma nel mondo della boxe era stato Giancarlo: un eccellente pugile del dopoguerra, primeggiava a livello nazionale nei Pesi Medi, tanto da diventare campione italiano nel 1955. E per la sua abilità, ma anche per le sue caratteristiche umane, era perfino diventato l’uomo di fiducia del campionissimo Duilio Loi. Dopo Giancarlo ecco il figlio Orazio, anche lui tutta grinta, classe, determinazione. Per lui un’ottima carriera da dilettante tra il 1979 e il 1984, tanto da essere convocato in nazionale per la preparazione alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. Conclusa la carriera due anni dopo, è diventato un signor allenatore a Cesano Maderno: da lui sono cresciuti pugili quali Tiziano Becci, Emanuele Borlizzi, Vincenzo Finzi (diventato poi anche campione mondiale di full contact nel 1998), Franco Grignola, e Santo Drago (diventato poi professionista). Ora la sfida per tutti è Simone, la terza generazione. Dalla sua non ha solo la tradizione di famiglia: ha il papà Orazio come esigente allenatore. C’è anche dell’altro: a Como, nell’ultimo incontro, all’angolo era assistito da Massimiliano Duran, già campione del mondo wbc dei Pesi Massimi, che crede nelle sue potenzialità e che si è dichiarato disponibile a mettere a disposizione tutta la sua esperienza per guidarlo verso il titolo italiano.
Simone Brusa, pugile cesanese di terza generazione, ora punta al titolo italiano Supermedi
Allenato dal padre Orazio, Brusa a Como nei giorni scorsi, in una serata di boxe in piazza Beretta, ha sconfitto l’ucraino Serhii Ksendzov che vanta un ottimo curriculum
