Serie C: Davide Erba non è più il presidente del Seregno

VIDEO - Davide Erba non è più il presidente del Seregno, ha rinunciato alla carica e ha spiegato le motivazioni in una conferenza stampa nel pomeriggio di lunedì: «Lascio con l’orgoglio del lavoro fatto, ma in questo sistema non mi diverto più».
Calcio Serie C conferenza stampa Davide Erba Seregno
Calcio Serie C conferenza stampa Davide Erba Seregno

Davide Erba non è più il presidente del Seregno. All’indomani della quarta vittoria ottenuta dalla squadra allenata da Alberto Mariani nel girone A del campionato di serie C, quella a Legnago in tripla inferiorità numerica, il massimo dirigente azzurro ha annunciato, in un intervento video sulla pagina di Facebook della società, la sua rinuncia alla carica, passo prodromico per l’avvio della cessione della proprietà.

«Come ho già spiegato – ha evidenziato Erba – ci sono cinque proposte e le sto vagliando, nell’ottica di scegliere il meglio per il Seregno».

IL VIDEO DELLA CONFERENZA

L’affondo è quindi stato indirizzato verso i vertici federali: «Non mi riconosco in questo sistema e non posso stare zitto. Per le mie critiche in queste settimane, mi sono stati chiesti 36mila euro di multa, quando il record precedente apparteneva a Claudio Lotito ed era di 30mila euro. Adesso, non essendo più tesserato, potrò continuare a parlare, ma senza più vedermi costretto a mettere mano al portafoglio. In questi pochi mesi in Lega Pro, ho ravvisato tante cose che non vanno in termini di bilancio, come un contratto televisivo che prevede i costi di produzione a carico delle società e con una commissione di 400mila euro».

E ancora: «La verità è che i dirigenti federali sono dei politicanti, ai quali piace dividere i presidenti, per governare meglio. Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, dopo l’annuncio che avrei venduto la società, ha dichiarato che mi avrebbe chiamato, per convincermi a ripensarci. Ma non l’ha mai fatto».

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati gli arbitraggi: «Ho perso il conto dei rigori che non ci hanno fischiato a favore e di quelli che ci hanno fischiato contro. Tra ieri ed oggi ho letto alcuni resoconti della gara di Legnago che mi hanno lasciato perplesso. Siamo stati dipinti come attori e ci hanno accusati di picchiare troppo in campo, ma nessuno dei nostri avversari ha riportato infortuni. Poi magari alla fine c’è stata un po’ di lentezza nel riprendere il gioco, ma in otto eravamo comprensibilmente stanchi…».

La chiosa ha fatto affiorare un’inevitabile amarezza: «Lascio con l’orgoglio del lavoro fatto, in termini di risultati sportivi e di strutture. Ringrazio i tanti che mi hanno manifestato affetto, ma ripeto che in questo sistema non mi diverto più e non intendo rimanere. Adesso, da uomo libero, farò le mie valutazioni su come andare a fondo di alcune situazioni che sono emerse».

Erba ha recentemente sottolineato di voler passare il testimone ad un successore in grado di portare il Seregno anche in una categoria superiore. La speranza della piazza è comunque in un suo ripensamento.