Seregno, ricordato Giacinto Santambrogio in vista del Giro d’Italia

Nell'ambito del "#fuorigiroseregno", Gianbattista Baronchelli, Riccardo Magrini e Norma Gimondi hanno dipinto aneddoti sulla figura del miglior ciclista seregnese di tutti i tempi
Protagonisti ed organizzatori dell’omaggio a Giacinto Santambrogio, una delle iniziative che ha preceduto il Giro d’Italia

L’Auditorium” di piazza Risorgimento a Seregno, gremito da un pubblico numeroso, come forse era difficilmente preventivabile alla vigilia, ha ospitato mercoledì 26 aprile, nell’ambito del cartellone di iniziative del “#fuorigiroseregno”, curato dall’amministrazione comunale e dalle associazioni, in vista della tappa Seregno-Bergamo del Giro d’Italia, in calendario domenica 21 maggio, il tributo a Giacinto Santambrogio, promosso dall’Unitel e dalla Giacinto Santambrogio Asd. La serata, moderata da Maurizio Losa, già vicedirettore di Raisport, ha costituito un omaggio a quello che è considerato il miglior ciclista seregnese di tutti i tempi.

Giro d’Italia: gli aneddoti degli amici su Santambrogio

«Giacinto Santambrogio era il più fidato gregario di Felice Gimondi -ha spiegato Gianbattista Baronchelli, uno degli atleti della bicicletta più amati negli anni settanta ed ottanta-. In gruppo era molto simpatico: sapeva scherzare sempre, anche se poi in foto appare più volte serissimo. Sarebbe stato bello averlo in squadra, ma nei primi anni da professionista avevo ancora una mentalità da dilettante e per questo ho vinto meno di quanto avrei potuto». Riccardo Magrini, un altro ex ciclista, oggi apprezzato commentatore televisivo, ha offerto un secondo spunto: «Siamo stati compagni di squadra alla Inoxpran, nel suo ultimo anno agonistico. Santambrogio era un riferimento per i giovani, insieme a Tino Conti e Miro Panizza. Oggi il ciclismo è un altro sport, in cui i protagonisti sono quasi inavvicinabili. È bello ricordare figure come la sua, perché ci riportano un po’ sulla terra…». A chiudere il giro è stata Norma Gimondi, figlia di Felice: «Papà aveva capito che, per vincere, aveva bisogno di uomini fidati. Per questo, potendo, sceglieva personalmente i suoi gregari. Con Giacinto ci fu subito feeling, anche se avevano caratteri molto diversi: papà era chiuso e malinconico, Giacinto era invece più estroverso. Giacinto ebbe il merito di adattarsi agli umori del suo capitano. La fatica fatta insieme in bicicletta ha creato un legame che è poi durato tutta la vita».

Giro d’Italia: i prossimi appuntamenti

Ora gli appuntamenti proseguiranno la prossima settimana. Martedì 2 maggio, alle 21, sempre ne “L’Auditorium”, l’ufficio cultura comunale e la Giacinto Santambrogio Asd proporranno il docufilmWonderful losers”, mentre giovedì 4 maggio, alle 21, nella sala Gandini di via 24 maggio, per iniziativa dell’associazione Umana Avventura, il giornalista Nando Sanvito presenterà videostorie inerenti il ciclismo.