Non poteva festeggiare il suo diciottesimo compleanno nel modo migliore Chiara Pandolfi. La giovane atleta di Nova Milanese, pallavolista in forze all’under 18 del Novara in B1 ha conquistato con le sue compagne l’accesso alle finali nazionali. Ma non solo.
Pandolfi, capitano della sua squadra, ha ricevuto anche il premio come miglior centrale delle “Final four”.
Compleanno da ricordare: «Non mi aspettavo il premio, non lo dimenticherò»
«Sinceramente non mi aspettavo il premio – ha commentato – è stato un compleanno fantastico che non dimenticherò mai».
In mattinata Chiara e le sue compagne di squadra, l’Agil Igor Novara, allenate da Matteo Ingratta hanno superato in semifinale il Fenara Chieri per 3-1 (25-22; 25-22; 24-26; 25-17). La finalissima del pomeriggio se la sono aggiudicate le avversarie del volley Piemonte (25-23, 25-21, 25-18), le “Igorine” come vengono affettuosamente chiamate si sono laureate, quindi, vicecampionesse regionali del Piemonte, ma è bastata la vittoria del mattino per strappare il biglietto per finali nazionali che si disputeranno a Verona la prossima settimana dal 24 al 29 maggio.
«Siamo tutte contentissime – ha commentato ancora il centrale novese – Siamo una squadra molto giovane e all’inizio della stagione il nostro obiettivo era crescere e conquistare un risultato alla volta. Con tenacia siamo arrivate alle finali nazionali».
Chiara Pandolfi, cresciuta nella Polisportiva prima di andare a Novara
Un ottimo risultato per la pallavolista novese, cresciuta nelle file biancorosse della Polisportiva. Aveva sette anni quando ha iniziato a seguire il papà Marco, anch’egli giocatore di pallavolo, che con la madre Vanessa ha sempre sostenuto la sua passione anche quando ha lasciato casa per entrare nel team di Novara. Una scelta non facile, una quotidianità nuova che ha saputo costruire grazie all’aiuto delle compagne.
«Queste saranno le ultime finali nazionali giovanili che giocherò – ha concluso Chiara – l’anno prossimo cambierò categoria. Per questo il desiderio di tutte è giocare al meglio delle nostre possibilità».
