Nuovo impegno per la presidente del Consorzio Vero Volley di Monza: Alessandra Marzari è diventata ambasciatrice di San Patrignano. Sono diciassette donne con tre caratteristiche: fiducia nel prossimo, la convinzione che chiunque meriti una seconda possibilità, la voglia di essere promotrici di storie di rinascita.
Hanno preso a cuore la causa della comunità riminese e hanno scelto di sostenerne la mission nel 40esimo anniversario dalla nascita.
Il Consorzio Vero Volley da anni è vicino a San Patrignano con diverse attività realizzate in stretta collaborazione con la comunità di recupero di persone tossicodipendenti.
“L’idea di Letizia Moratti di creare il gruppo delle Ambasciatrici darà a tutte noi la possibilità di contribuire in concreto ad uno dei progetti più belli e significativi che riguardano le dipendenze – spiega Alessandra Marzari – Nelle riunioni delle Ambasciatrici si percepisce già un’energia positiva e grande volontà di fare bene tutte insieme: un ottimo presupposto per il futuro”.
Le “Ambasciatrici” sono imprenditrici e professioniste in vari campi e settori, che vivono in diverse zone d’Italia, alcune da tempo al fianco della comunità, altre amiche più recenti. Tutte loro avranno l’obiettivo di portare lo spirito di San Patrignano all’esterno, facendola conoscere a quante più persone e coinvolgendo nuove figure.
Questa la lista delle diciassette donne che hanno scelto di impegnarsi come “Ambasciatrici di San Patrignano”: Arianna Alessi, Federica Barbaro, Francesca Bazoli, Maria Cristina Bertellini, Evelina Christillin, Dominga Cotarella, Marilù Faraone Mennella D’Amato, Beatrice Ferragamo Garagnani, Lidia Finco, Simona Fino, Carlotta Frabboni Carabba Tettamanti, Servane Giol, Alessandra Marzari, Clementina Scaroni Radice Fossati, Roberta Rossi, Francesca Zanconato Scaroni, Laura Zanetti Bonomi.
“Siamo davvero grati a tutte loro per essersi fatte portavoce e sostenitrici dell’impegno della comunità – dichiara il presidente di San Patrignano, Antonio Tinelli – Si tratta di donne, molte di loro anche madri, estremamente sensibili ai problemi sociali. Non appena ci hanno conosciuto hanno compreso la drammaticità del problema che affrontiamo ogni giorno e la complessità di una struttura come la nostra. Siamo certi che sapranno raccontare al meglio la nostra realtà e ci auguriamo che il gruppo delle ambasciatrici possa ampliarsi nel tempo”.