Nova Milanese, confronto sul drop out sportivo: perché i giovani abbandonano lo sport?

Perché i ragazzi abbandonano lo sport? Se ne è parlato a Nova Milanese in un incontro organizzato dall'aletica La Fenice.
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Perché i ragazzi abbandonano lo sport? Si stima che circa il 30 per cento dei ragazzi abbandonano lo sport in età compresa tra i 13 e i 16 anni. Questo il punto di partenza della serata organizzata dall’associazione sportiva di atletica La Fenice e dedicata al cosiddetto Drop out sportivo: perché i ragazzi abbandonano lo sport? Una serata fortemente voluta dal presidente della Fenice Angelo Dian e il vice Angelo Peritore e che si è avvalsa del contributo di due psicologi e psicoterapeuta Sabina Frontino, che ricopre anche il ruolo di assessore ai servizi sociali, e Giovanni Giordano; è intervenuto anche il parroco don Luigi Caimi che ha saputo dare uno spaccato della società e dei motivi che possono indurre i ragazzi a lasciare la pratica sportiva.

Nova Milanese drop out sportivo i relatori
Nova Milanese drop out sportivo i relatori

Nova Milanese, confronto sul drop out sportivo: le cause principali

Prima di tutto c’è l’impegno, la fatica di dover fare sacrifici per poter seguire gli allenamenti e conciliare con lo sport. La fatica di rialzarsi dopo un eventuale insuccesso, l’eccessiva competitività trasmessa da allenatori a volte poco attenti all’aspetto umano e più al risultato, competitività spesso sempre più diffusa anche tra i genitori. E l’ansia da prestazione fa perdere allo sport quell’aspetto ludico che lo rende una valvola di sfogo da altri stress.

Nova Milanese, confronto sul drop out sportivo: «A volte troppa attenzione al risultato»

E questo è un aspetto su cui ha focalizzato l’attenzione Giuseppe Mirarchi, tecnico e dirigente sportivo, tra i fondatori della stessa società La Fenice.
«I ragazzi hanno bisogno di parlare, di aver un luogo in cui sentirsi accolti – ha sottolineato Mirarchi – la relazione con i compagni di squadra, con l’allenatore è fondamentale perché il momento dedicato all’attività sportiva deve offrire questo, al di là del risultato a volte invece da parte degli allenatori, dei genitori, e quindi dei ragazzi c’è troppa attenzione al risultato se questo non arriva si cade in un senso di frustrazione che magari si va ad aggiungere ad altre situazioni stressanti».

L'autore

Laureata in Lettere classiche, amo scrivere, leggere e praticare sport. Ho all’attivo diverse pubblicazioni di taglio giornalistico legate alla storia locale. Scrivo di tutto, ma quello che più mi appassiona sono le interviste a personaggi con storie particolari.