Era uno di quei ragazzi venuti su a pane e hockey. Il loro regno era la pista di via Boccaccio, poi condannata a un inesorabile declino da scelte perlomeno discutibili. Pino Pessina, classe 1940, morto nei giorni scorsi, era proprio uno di quei ragazzi con i pattini ai piedi che da quell’impianto presero lo slancio per affermarsi in campo nazionale e internazionale. La loro squadra era l’Hockey Club Monza.
Monza: addio a Pino Pessina, quattro titoli italiani e 10 presenze in azzurro
Pessina, ala sinistra, con la maglia biancorossa addosso si prese quattro titoli italiani: quelli datati 1961, 1965, 1966 e 1968. Questo fu il settimo e ultimo alloro tricolore vinto dalla formazione monzese. L’ottavo titolo fu solo sfiorato nel 1984 e nel 1989. Nel primo caso a imporsi in finale fu Vercelli, nel secondo i «cugini» mai sopportati del Roller Monza.
Ma Pessina era stato protagonista di un altro hockey, quello vissuto appunto in via Boccaccio accanto a nomi mitici del rotellismo monzese. Giocò, per esempio, anche con i fratelli Maurizio e Aldo Gelmini e con Cesare Bosisio, «il belga».
Tutti elementi che erano punti fermi della nazionale di quel periodo. Lo stesso Pessina aveva collezionato 10 presenze con la formazione azzurra.
«Non ho avuto occasione di giocare in squadra con lui – spiega Mario Calloni, classe 1949, un brillante passato hockeistico biancorosso da giocatore – perché tra di noi c’erano nove anni di differenza. Ma quando ero nelle giovanili, ho avuto modo di fare insieme qualche spezzone di allenamento. Nel campionato del 1968 giocò meno rispetto ai tre vinti in precedenza. Anche perché era perito tessile e doveva conciliare l’hockey con gli impegni professionali. Il mio ricordo ? Un signore, uno sportivo d’altri tempi».
Monza: addio a Pino Pessina, ebbe come allenatore anche la leggenda Luigi Kullmann
Pessina ebbe come allenatore anche una leggenda dell’hockeismo cittadino come Luigi Kullmann. Kullmann era l’allenatore dell’Hockey Monza che si aggiudicò lo scudetto nel 1966, superando di un punto l’Amatori Modena. In quegli anni la squadra biancorossa solitamente schierava Antonello Piazza in porta e come esterni Filippo Maiocchi, Cesare Bosisio, Gualtiero Bortolini e Pino Pessina.
La cerimonia funebre si è svolta mercoledì mattina nella chiesa di Santa Gemma.