Malvestiti al via in Croazia: la solidarietà corre in rosa per 600 chilometri

È pronta a ripartire la dottoressa Marialuisa Malvestiti. Martedì 13 ottobre a Rijeka in Croazia per una nuova avventura delle runners “Noi corriamo in rosa per..”. Seicento i chilometri da percorrere no stop in cinque giorni per i progetti di solidarietà del team.
NOVA - MALVESTITI CORRE IN ROSA
NOVA – MALVESTITI CORRE IN ROSA Giusy Taglia

È pronta a ripartire la dottoressa Marialuisa Malvestiti. Martedì 13 ottobre a Rijeka in Croazia per una nuova avventura delle runners “Noi corriamo in rosa per..”. Seicento i chilometri da percorrere no stop in cinque giorni. Oltre i cinquemila i metri di dislivello da sostenere. L’arrivo il 18 ottobre, domenica prossima, è previsto a Venezia in piazza San Marco. Cambia il percorso. E cambia anche lo stile.
«Per la prima volta, a differenza delle precedenti imprese- sottolinea la dottoressa Malvestiti- quest’anno correremo su un percorso non tracciato».

Di qui il coinvolgimento di associazioni locali che sicuramente non faranno mancare l’appoggio alle runners. « Dopo la via Francigena dell’anno scorso- continua la Malvestiti «Quest’anno abbiamo deciso di partire dalla Croazia, più esattamente dalla città di Fiume , un percorso scelto non a casa che andrà a toccare alcune città legate ai conflitti mondiali di cui quest’anno ricorrono ben due anniversari e perché oltre a continuare a sostenere il centro di maternità di Maman Nicole a Marza in Cameroun, quest’anno abbiamo deciso di sostenere un’Associazione Croata per la sindrome di Dravet denominata Udruga Dravet Sindrom Hrvarska».

La partenza ufficiale della maratona a staffetta è prevista alle 17 da Fiume, le runners percorreranno il primo tratto tutte insieme, quindi toccherà proprio alla Malvestiti con l’infermiera monzese Rosi Lettieri coprire il primo tratto.

A seguire passeranno il testimone alle compagne d’avventura: Antonella Tochet, Daliborka Dokic, Eleonora Cappellari, Lorenza Visentin, Marta Furlanetto, Maria Raffaella Greco, Marinella Pignat, Mirjana Pellizzer e Rita Tessari. La corsa è assolutamente autofinanziata, ch i partecipa, cioè sia come runner che come staff deve provvedere a sostenere autonomamente le spese. Il sistema di crowdfunding con la “vendita” simbolica dei chilometri da percorrere, consente di raccogliere fondi da destinare ai progetti che il team in rosa decide di aiutare. Ed ora non resta che partire.