Il presidente smonta il “caso Seregno”: «Nessuna fusione, il calcio resta qui»

Il presidente smonta il caso Seregno: nessuna fusione, nessun spostamento del titolo sportivo al di fuori dello stadio Ferruccio. Il presidente del 1913 Seregno, Paolo Di Nunno, fuga ogni dubbio con un comunicato ufficiale.
Calcio, il presidente del Seregno Paolo Di Nunno
Calcio, il presidente del Seregno Paolo Di Nunno

Il presidente smonta il caso Seregno: nessuna fusione, nessun spostamento del titolo sportivo al di fuori dello stadio Ferruccio. È il presidente del 1913 Seregno, Paolo Di Nunno, a fugare ogni dubbio con un comunicato ufficiale: «Resto a Seregno, perchè a dispetto di ciò che si dice in giro, sono molto affezionato a questa città e a questa società, che voglio riportare nei Professionisti».

Che sia in Serie D o in Lega Pro, visto che la domanda di ripescaggio è stata correttamente depositata. Il presidente della squadra è pronto dunque alla terza stagione al comando.


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«Il Monza?- continua – Le voci che circolavano erano un bluff, non ho mai realmente pensato di andarmene da qui, anche perchè abbiamo allestito una squadra di primissimo livello, che tra qualche giorno potrebbe anche annoverare un ex giocatore di Serie A. Ho fatto tanti sforzi per questo club, e sono disposto a farne ancora. Sono sicuro che gli amici sponsor e la gente di Seregno, dopo questa notizia saranno più vicini a me e a questa realtà che merita. Vorrei ricordare che il Seregno Calcio non è di proprietà Di Nunno, ma un grande patrimonio della città stessa, che va quindi supportato con fatti concreti e non solo con le parole. Nella prossima stagione, oltre alla Prima Squadra avremo anche un settore giovanile sempre più numeroso e competitivo, ed è un’altra ragione per cui sono felice di portare avanti il mio progetto. Ora auspico che qualcuno prenda a cuore questa piazza, e che collabori per rendere il Seregno un club ancora più forte e in grado di fare tutto il possibile per compiere il salto di categoria».